«Il teatro rischia di diventare privato»

Il caso di Mira. L’affondo dell’ex sindaco Carpinetti: il vuoto nella gestione della struttura può favorire ipotesi di speculazione sull’area

MIRA - Continua il coro di proteste e polemiche a Mira per come è gestito il teatro comunale, struttura che per tutta l’estate, poi settembre ed ottobre, ha espresso di fatto attività culturali pari a zero. Ieri è apparso alle 19 sul sito del Comune il nuovo bando di gara per l’affidamento del polo culturale che comprende sia il teatro che Villa dei Leoni. Da parte del Comune intanto silenzio più assoluto. Abbiamo cercato in diverse occasioni al telefono l’assessore alla Cultura, il vicesindaco Nicola Crivellaro, ma da parte sua non c’è stata alcuna risposta. Gli stessi amministratori grillini non si sono presentati all’assemblea indetta dal movimento politico “Mira 2030” martedì scorso.

A scagliarsi contro le scelte dei grillini a Mira è l’ex sindaco Michele Carpinetti. «Con la loro condotta hanno di fatto come minimo dimezzato la stagione teatrale di Villa dei Leoni», dice Carpinetti, «ora hanno indetto un bando per l’affidamento del polo culturale ad un privato. Ma come farà un privato ad avere un ricavo da queste strutture? Dovrà per forza ad esempio trasformare Villa dei Leoni in una struttura ricettiva o un ristorante. Solo in questo modo ci saranno gli utili per poter far andare avanti una gestione con dei profitti».

Ieri intanto è spuntata l’ipotesi di una ministagione teatrale con soli quattro spettacoli fino a dicembre. Da parte degli uffici comunali si è annunciato che la nuova stagione sarebbe stata presentata addirittura oggi giorno festivo di Ognissanti. Aspettiamo per capire. «Che tipo di stagione teatrale sarà?», si interroga Carpinetti, «certo una delle più povere da quando il teatro di Villa dei Leoni è stato aperto nel 1988».

Anche l’ex sindaco Roberto Marcato aveva fortemente criticato l’impostazione del bando, soprattutto per quanto riguarda i tempi di concessione ritenuti da Marcato troppo limitati per far entrare in rodaggio una gestione da parte dei privati.

Sulla questione torna durissimo all’attacco della giunta grillina il consigliere della lista “Mira Fuori dal Comune” Mattia Donadel: «Ha voglia la maggioranza», dice Donadel, «di dire che il teatro era aperto. È da giugno che di fatto è chiuso, salvo qualche sporadica attività. Ma chi vogliono prendere in giro?».

Arriva infine un altro affondo dell’ex sindaco Luigi Solimini, che se la prende anche con le forze politiche di opposizione. «Se questi personaggi improbabili e impreparati fanno quello che vogliono», chiosa Solimini, «la colpa è anche delle forze di opposizione che non sanno sollevare i problemi e indicarli alla popolazione. Il rischio è che il Comune di Mira dopo il passaggio di questi amministratori sia ridotto letteralmente a macerie. A farne le spese saranno però soprattutto i cittadini che, ammaliati dalle sirene di Grillo, si trovano ora con degli incapaci al governo della città».

Intanto si attende di conoscere il breve calendario di spettacoli annunciati per questi due ultimi mesi dell’anno.

Alessandro Abbadir

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