Il teatro la Fenice vende la camera acustica del palcoscenico
VENEZIA. La Fenice vende la camera acustica «storica» del suo palcoscenico, quella realizzata con la ricostruzione del teatro, nel 2003, perché non più al passo con i tempi e con la necessità dei continui cambi di scenografie, legato al numero elevatissimo - circa 120 all’anno - di rappresentazioni liriche che ormai la fondazione ospita, con un costante aumento della sua produzione.
La camera acustica per orchestra è in un teatro lirico-sinfonico come la Fenice è appunto il “contenitore scenico” costruita con legni speciali, che racchiude il palco comportandosi come una superficie risuonante.
La camera acustica armonizza il suono e permette ai musicisti di ascoltarsi gli uni con gli altri in modo chiaro. Si adatta all’orchestra aumentando il numero dei moduli in base alle necessità e regolando la sua applicazione in base al tipo di performance.
Per questo dev’essere un’apparecchiatura scenica discreta facilmente montabile e smontabile quando non in uso.
Proprio per questi motivi la Fenice ha negli ultimi anni sostituito la camera acustica originale del teatro con una di nuova generazione, adatta alle sue nuove esigenze, che utulizza ormai stabilmente.
Ci voleva infatti con essa molto più tempo - molte ore e in alcuni casi giorni per smontare e rimontare le scenografie.
La camera acustica originale è stata in questo ultimi anni conservata in deposito a Marghera e verrà venduta tra pochi giorni - la Fondazione ha già bandito una manifestazione di interesse - al prezzo base di 55 mila euro
. Chi la acquisterà dovrebbe farne infatti un uso non continuativo, proprio per i problemi di smontaggio che comporta. È realizzata in alluminio nella struttura portante, ricoperta di legno multistrato. È larga 16 metri e profonda 14, con due pareti laterali con porte di accesso. L’acustica della Fenice ricostruita è stata subito lodata per la buona resa che ha dimostrato di avere, nonostante l’uso dei nuovi materiali. Ma anche il teatro lirico ora deve adeguarsi ai tempi e alle mutate esigenze.(e.t.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia