Il taxi colorato di Caterina in aiuto ai malati terminali
SAN DONÀ. In pochi mesi si è fermata già due volte in riva al Piave con il suo taxi colorato e inconfondibile. Caterina Bellandi è arrivata in questi giorni a San Donà per aiutare una donna, malata terminale di 51 anni, nel suo cammino finale. Era giunta in riva al Piave a febbraio per Chiara Duse, la cantante 24enne, scomparsa a causa di una grave malattia. Una vicina di casa l’ha vista e riconosciuta. Quasi un anno dopo è toccato a sua sorella e allora ha guardato il suo sito internet e l’ha cercata disperatamente.
Caterina Bellandi, “zia Caterina” come la chiamano tutti, viaggia in ogni regione d’Italia con il suo taxi che dona colore e forza a chi ormai ha perso ogni speranza. La sua è una favola, iniziata quando a Firenze, dove abita, il marito Stefano è morto per una grave malattia lasciandole in eredità il suo taxi “Milano 25”. E lei ha deciso che quel servizio vissuto dal marito con serietà e professionalità sarebbe diventato un aiuto per tutti quanti stanno per morire, soprattutto bambini. La decisione, quando è salita sul quel taxi con un grande fiore sul cofano una bambina di 3 anni che le ha raccontato che il fratellino era morto e volato in cielo. I genitori avevano così dato vita a una fondazione per aiutare la ricerca contro i tumori nell’infanzia. Caterina ha iniziato a viaggiare gratis per le famiglie dei bambini malati all’ospedale pediatrico Meyer. E poi ha raggiunto tutte le famiglie che le hanno chiesto aiuto. Un viaggio continuo, perché tanti sono quelli che soffrono.
Tra queste la famiglia Duse a San Donà, conosciuta a Firenze, e, nei giorni scorsi, la nuova famiglia. Raccoglie incessantemente fondi e donazioni alla sua Onlus Milano 25, ma soprattutto riesce a dare energia e amore.
«Ai bambini», spiega Caterina appena partita da San Donà dove ha lasciato la famiglia della donna 51enne, «spiego che loro sono dei supereroi, che la loro energia continuerà in cielo, che loro si trasformeranno. E racconto delle fiabe per rielaborare il dolore. A volte creiamo assieme degli avatar. Se le persone sono adulte, l’idea è sempre quella di dare loro la forza dell’amore che è per sempre e non ci lascia mai. Gli avatar poi diventano personaggi simpatici, come quello di Chiara Duse che era un fiore sorridente. Il mio Taxi ne è pieno».
La mamma di Chiara Duse, la signora Sonia, che ha appena partecipato a una serata dedicata alla figlia, la ricorda con entusiasmo: «È unica e ci ha insegnato che, attraverso la parola, la nostra Chiara vive e alimenta questa catena di persone che vivono ancora e sempre». Caterina Bellandi era a Treviso in questi giorni. Un altro viaggio verso una persona malata che aveva bisogno di lei. Una telefonata e in 40 minuti è tornata a San Donà dalla famiglia di questa donna di 51 anni che sta vivendo gli ultimi giorni della sua vita.
«L’abbiamo conosciuta ai tempi di Chiara Duse perché abitiamo vicini», ricorda la sorella, «è arrivata subito e per lei come per noi è stato un sollievo enorme. Ci ha sostenuti e ha dato forza a mia sorella che ora è più serena e non guarda la morte come la fine, ma come un nuovo inizio».
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