Il tassista sorpassa, ritirata la patente
Manovra pericolosa sul cavalcavia della Giustizia. La categoria: «Ce l’hanno con noi?». I vigili: «No, normale controllo»
Agenzia Candussi, giornalista Chiarin. Piste ciclabili: Cavalcavia dell'Amelia, Via Miranese.
Scoppia la guerra tra vigili urbani e tassisti. I rapporti tra le due categorie sono sempre stati freddi ma a innescare la miccia è ora una multa con ritiro della patente.
Giovedì verso le 23.30, gli agenti del Reparto Motorizzato hanno ritirato la patente a un tassista responsabile di un sorpasso ritenuto pericolo, perché privo della visuale di sicurezza, in un tratto in salita del Cavalcavia della Giustizia, direzione di Chirignago. Un 58enne mestrino, collaboratore del titolare della licenza, era alla guida del taxi e stava trasportando un passeggero quando ha superato il veicolo che lo precedeva, invadendo la corsia di marcia opposta e rientrando nella propria, stando alla ricostruzione della polizia municipale, poco prima che dal senso contrario giungesse un’altra autovettura. Un sorpasso fatto sotto lo sguardo di una pattuglia della polizia locale che seguiva il taxi. Gli agenti dopo aver raggiunto il trasgressore gli hanno dato la multa e ritirato la patente, con la conseguente decurtazione di 10 punti e la segnalazione all’Ufficio comunale per il rilascio delle autorizzazioni in materia di trasporto di persone. Una multa che fa infuriare la categoria. In città ci sono 120 taxi, di cui 12 al Lido e 108 in terraferma. Tra questi 96 appartengono alla cooperativa RadioTaxi di cui è presidente Gabriele Stevanato. La premessa è che «chi ha sbagliato, chi ha commesso un’infrazione, deve pagare. È giusto che sia così». E però allo stesso tempo «i vigili avrebbero dovuto multare anche l’automobilista della macchina superata che stava andando a trenta all’ora intralciando il traffico. Lo stesso passeggero dell’auto, un cliente abituale, ha spiegato che quel sorpasso non era stato pericoloso».
La replica della cooperativa di tassisti è piccata: «Ci piacerebbe che i vigili comunicassero anche tutte le cause perse davanti al giudice di pace per multe che ci vengono date e invece vengono regolarmente annullate», aggiunge Stevanato, «e soprattutto ci piacerebbe che le regole valessero per tutti: perché quando li chiamiamo non vengono mai quando non riusciamo a entrare nell’area a noi riservata davanti alla stazione? Perché non vengono mai quando i nostri posti in via Poerio sono occupati? Se i vigili ce l’hanno con noi per qualche motivo ce lo dicano». «C’è stata un’infrazione al codice della strada e c’è stato il conseguente provvedimento», spiega il comandante dei vigili Marco Agostini, «quindi non mi pare proprio che si possa parlare di accanimento. I controlli li facciamo per tutti. Le multe tolte dal giudice di pace? Non mi pare proprio che le cose stiano così».
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