Il taglio dei platani al Festival del cinema Raccolte 2.400 firme

Lidensi pronti alla mobilitazione sul red carpet di fine agosto Insula temporeggia: «Aspettiamo la decisione del Comune»
Di Simone Bianchi

In una settimana sono già quasi 2400 le firme raccolte sull’isola per dire no al taglio di tutti gli alberi e gli arbusti del Gran Viale. Alla petizione online ha fatto seguito quella cartacea, e i numeri stanno dando ragione agli ambientalisti impegnati da mesi su questo fronte. Non solo, i cittadini sono pronti a una nuova mobilitazione, presentandosi alla Mostra del Cinema per manifestare il proprio dissenso. «Vorremmo che qualcuno ci rispondesse, perché non si sa quando e come potrebbe essere attuato lo sciagurato progetto di abbattimento totale - commenta Sal- vatore Lihard, uno dei portavoce del Cal. «Non siamo contrari al taglio delle piante che possono rappresentare un pericolo, ma lo siamo verso l’abbattimento indiscriminato e totale. Rimaniamo fermi a quanto indicato da Veritas nel 2012, documenti nei quali si diceva che solo 85 erano le piante a rischio, e non tutte e 217 quelle vive tuttora». Un quadro poco rassicurante, quello che si profila per gli ambientalisti e i cittadini lidensi, dal momento che nei mesi scorsi sono state abbattute 38 piante in Piazzale Santa Maria Elisabetta, lasciando in piedi solo la grande magnolia e nulla più. «Un argomento che non ci aggrada, visto che per risarcimento hanno piantato solo otto piccoli alberi- aggiunge Lihard - Piante che sono già in grave sofferenza, chiuse nelle aree di cantiere senza sostegni per il vento e senza manutenzione. Così finiranno per morire subito». Tempi e modi di un eventuale avvio delle motoseghe in Gran Viale sono sconosciuti. Ieri da Insula hanno detto solo che «siamo in attesa che il Comune decida qualcosa in merito». Ma Ca’ Farsetti è adesso commissariata, e la situazione non è forse ai primissimi punti dell’ordine del giorno. Tanto è vero che i comitati lidensi hanno chiesto un incontro al commissario Vittorio Zappalorto, unitamente al blocco totale dei tagli. Di pari passo vanno le azioni di sensibilizzazione verso i cittadini, con uso di megafoni fuori dalle spiagge e i giorni del mercato. I volantinaggi sono già stati fatti, perché gli ambientalisti temono che si possa aprire un nuovo fronte in via Perasto, strada laterale del Gran Viale, dove dovrebbero essere destinati all’abbattimento numerosi grandi tigli. Molto dipenderà però dal nuovo avvio dei lavori di riordino di Santa Maria Elisabetta, fermi da maggio per la crisi della ditta imolese che aveva vinto l’appalto. Gli addetti stanno scioperando e tutti i cantieri in cui erano impegnati in giro per il Paese sono bloccati. E’ quindi probabile che avrà un peso notevole la decisione che in merito potrà prendere il commissario. Ma al Lido molti cittadini sono pronti a difendere gli alberi in tutti i modi, anche incatenandocisi per davvero.

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