Il Summer Festival apre ai ricordi degli “anta” Domani c’è Samantha Fox

Spettacoli. Settimana di rock e di ritorno agli anni Ottanta. Settimana di Samantha Fox.Tanti gli appuntamenti da qui a domenica al Mirano Summer Festival, con tanta musica e il ritorno a più di...

Spettacoli.

Settimana di rock e di ritorno agli anni Ottanta. Settimana di Samantha Fox.

Tanti gli appuntamenti da qui a domenica al Mirano Summer Festival, con tanta musica e il ritorno a più di trent’anni fa, quando spopolavano brani divenuti, col tempo, dei veri propri “cult”, ripresi da molte altre band, ma allo stesso tempo mai dimenticati dai “ragazzi di allora”, il che conferma l’appuntamento miranese come uno tra quelli dedicati anche a “enta” e “anta”. Le serate pensate per questa fascia di età, infatti, ottengono sempre notevoli risultati di affluenza se non il tutto esaurito.

Come sempre le serate inizieranno alle 21.30, compresa quella di oggi quando ci sarà l’esibizione de “Il diavolo e l’acqua santa”, mentre domani 80 Festival di Radio Company che, per l’occasione, riporterà sul palco l’illustre ospite Samantha Fox, indimenticabile nel 1986 la sua Touch Me-I want your body, nell’unica data italiana del suo tour: alla consolle Harry Morry, mattatore sarà invece Mauro Tonello, con tutti i più grandi successi italiani e internazionali degli anni Ottanta.

Lo scorso anno, per lo stesso filone “revival”, furono protagonisti Sabrina Salerno e Sandy Marton in una serata da tutto esaurito: facile che pure stavolta si possa replicare.

Giovedì ci sarà il ritorno di Doliwood (dalle 20.30), poi Riff Raff con le canzoni degli Ac/Dc e venerdì l’Hashtag Music Festival, con due ore di musica curato da professionisti di fama internazionale, tra cui il deejay Gregor Salto, produttore olandese.

La serata sarà preceduta da un appuntamento di contorno: l’elezione di Miss Mirano Summer Festival, organizzata da “Modella per un giorno”. Sabato la cover band dei Pink Floyd, Pink Sonic, mentre domenica spazio a Max Pianta e il suo tributo speciale a Renato Zero. —

Alessandro Ragazzo

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