Il sottopasso di Noale rinviato senza una data

La Regione si è accorta di non potere pubblicare i bandi degli appalti Il quartiere Fornace resta senza una via d’uscita. Andreotti: «Non molliamo»
Di Alessandro Ragazzo

NOALE. Non si può certo dire che Noale sia fortunata con i sottopassi. Più indietro rispetto ad altri comuni attraversati dal Sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), c’è solo quello di via Valsugana a essere attivo. Tempo fa sembrava la volta buona pure per quello di via Ongari, vista la conferma dei 6 milioni di euro di finanziamento. Sembrava, appunto, perché in un mese il sindaco Patrizia Andreotti ha ricevuto due notizie, una più brutta dell’altra, e ora i tempi di costruzione rischiano di slittare a data da destinarsi. Quest’ultima, infatti, se l’è sentita dire in settimana dal vice presidente della Regione Marino Zorzato, con delega all’Urbanistica, e dal presidente del Consiglio Veneto Clodovaldo Ruffato.

Tutto per via del contenzioso tra Regione e le ditte impegnate nell’opera, con la prima che non può affidare ad altri la stesura del progetto. In poche parole: prima si dovrà sbrogliare questa matassa e poi il cantiere potrà essere aperto.

Riassunto della puntata precedente: Andreotti e il suo assessore all’Urbanistica Alessandro Dini andarono in Regione per capire quando ci sarebbe voluto per l’avvio dei lavori del sottopasso di via Ongari; non una domanda buttata là, perché negli ultimi anni Noale ha investito molto in quella zona con la demolizione della vecchia fornace per lasciare spazio a uffici, negozi e appartamenti. Soldi di privati, sia chiaro, e cantieri partiti a fine 2014. L’intero pacchetto, però, comprende anche il sottopasso di via Ongari, spostato più a est rispetto all’attuale passaggio a livello, dove la strada è stretta e realizzarne uno sarebbe stato impossibile, e una strada di collegamento con la Noalese, zona Capitelmozzo. Ma Andreotti e Dini si sentirono rispondere che la Regione ha delle cause passate in giudicato, lodi arbitrali di Net Engineering e Astaldi, le società che hanno progettato il Sfmr. Questo significa che tutti i progetti da loro eseguiti sono bloccati e non possono essere pubblicati i bandi finché non si pagano le somme dovute.

Notizia negativa, a cui se n’è sommata un’altra nei giorni scorsi: la Regione non può affidare a terzi i progetti e a Noale manca l’esecutivo per partire. «Zorzato e Ruffato sono stati schietti» spiega Andreotti «e non è escluso che si tenti la strada dell’Avvocatura regionale. I tempi si allungheranno e questo ci mette in grossa difficoltà. Di certo non molleremo».

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