Il sollievo solo in serata, sul Piave una giornata con il fiato sospeso

Evacuati l’outlet di Noventa e il paese di Romanziol, dove l’acqua sfiora i ponti. Nella notte attesa la piena a Eraclea, ma il peggio dovrebbe essere alle spalle

NOVENTA. Una giornata che sarà difficile dimenticare. Il Sandonatese ha vissuto ieri ore drammatiche, con il fiato sospeso e gli occhi incollati al Piave, la cui piena è cresciuta fino a raggiungere un livello che da decenni non si ricordava. La situazione più critica, per gran parte della giornata, si è vissuta a Noventa, dove in località Romanziol, proprio al confine con il Trevigiano, l’acqua del Piave è arrivata a lambire la sommità della strada arginale. E’ stato necessario evacuare una trentina di case. In via precauzionale, per non sovraccaricare la viabilità, è stato evacuato anche il Noventa Designer Outlet.



Tremila le persone allontanate dal tempio della moda, tra clienti e dipendenti. Una decina le persone sfollate a San Donà, dove la situazione è stata meno critica. In serata delle evacuazioni sono avvenute a Eraclea.

La lunga giornata del Basso Piave è cominciata già al mattino presto ed è stato subito chiaro che la situazione più difficile si sarebbe vissuta tra Noventa e Fossalta. Dopo le 6 del mattino il livello dell’acqua è salito velocemente in poche ore.

Nel centro di Noventa il tunnel arginale, chiuso con speciali panconi, ha iniziato ad accusare delle infiltrazioni di acqua e fango. Per tamponarle protezione civile e una ditta specializzata hanno operato con tre camion di terra, calcestruzzo e sacchi di sabbia. A causa dello sforzo, un volontario della protezione civile ha accusato anche un lieve malore ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Ma è intorno alle 13 che al sindaco Claudio Marian arriva la segnalazione che la situazione si sta facendo critica a Romanziol.



Sulla strada arginale al confine con Salgareda il livello del Piave è arrivato a meno di 40 centimetri dalla sommità del muretto di contenimento di strada. I volontari e gli operai di Comune e Città Metropolitana cominciano a piazzare i primi sacchi per contenere le infiltrazioni d’acqua. Intanto il sindaco Marian firma l’ordinanza di evacuazione. Il provvedimento interessa anche l’outlet, ma solo a scopo precauzionale. I clienti della cittadella della moda vengono invitati a uscire con gli altoparlanti. Mentre i carabinieri chiudono l’ingresso.

La potenza del Piave

Tutto avviene senza intoppi e in pochi minuti. Intorno alle 16 a Romanziol arrivano il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, i tecnici della Protezione civile regionale, numerose pattuglie di carabinieri e guardia di finanza, la polizia locale di Noventa e degli agenti di San Donà in supporto, insieme al sindaco Cereser venuto a portare la solidarietà al collega noventano. Sull’argine si svolge un veloce vertice operativo. Si decide di allontanare per alcune ore una trentina di famiglie che abitano a ridosso della strada arginale. Le persone vengono accolte al centro anziani di Noventa e nel vicino palasport. Viene disposta la chiusura di tutta la viabilità attorno a Romanziol, a cominciare dalla bretella. Nel frattempo arrivano pure i Lagunari con i mezzi anfibi e il gommone. Già da ore i militari operavano nella vicina San Donà, in supporto alle operazioni di sgombero della golena. Ci sono anche i mezzi speciali dei vigili del fuoco. La protezione civile regionale fa arrivare una cinquantina di speciali sacchi contenitivi per rinforzare le zone più a rischio. Il fiato sospeso dura per un’altra ora, nel timore che il livello del fiume possa tornare a salire.

Poi, alle 18.45, la buona notizia la porta il vice governatore Gianluca Forcolin, che ha trascorso la giornata sull’altra sponda del Piave, a Fossalta, insieme al sindaco Sensini. Dai tecnici regionali, infatti, arriva la conferma che il massimo di piena è transitato tra Noventa, San Donà e Musile e da lì a un’ora il Piave avrebbe iniziato a calare.

Dopo le 20 alle famiglie di Romanziol è stato consentito di tornare nelle case, anche se il monitoraggio degli argini è proseguito per tutta la notte. In serata l’attenzione si è spostata a Eraclea. Ma le previsioni di marea erano incoraggianti, con un ribasso previsto da 80 a 50 centimetri e un'attesa di bassa marea stabile fino a stamane alle 11. Tante ore utili per consentire all’Adriatico di ricevere le acque del Piave. Sperando che il peggio sia passato. Oggi la conta dei danni.


 

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