«Il sindaco sblocchi le torri sul lungomare»
PUNTA SABBIONI. «Le torri con vista panoramica sulla bocca di porto di Lido-San Nicolò, gli hotel e l’area commerciale alla base, inserite nel masterplan del lungomare Dante Alighieri, sono bloccati dall'amministrazione Nesto». È l'ex sindaco e capogruppo di “Idea Comune”, Claudio Orazio, a sollecitare l'amministrazione a esprimersi sul progetto che consentirebbe di riqualificare l'area adiacente al terminal di Punta Sabbioni, a otto mesi dall’approvazione da parte del consiglio comunale. Le due torri, ispirate a quelle militari telemetriche lungo il canale Pordelio, sarebbero l'omaggio all'architettura locale dell’urbanista e paesaggista portoghese, João Ferreira Nunes. È stato lui a firmare il progetto di riqualificazione del lungomare Dante Alighieri, riprogettando la delicata viabilità affacciata sul Mose, rivedendo l’urbanistica delle aree adiacenti al terminal di Punta Sabbioni e, soprattutto, della fascia urbanizzata a ridosso del lungomare per la quale sono previste attività turistiche. «Non è possibile rimandare oltre le decisioni su un'area così strategica per Cavallino-Treporti», attacca Claudio Orazio. «È un’area già ferita, perché interessata dal Mose che l'ha stravolta completamente, che ora però potrebbe rifiorire. Se il sindaco Nesto non è d'accordo con il progetto elaborato dalla precedente amministrazione che lo dica e riparta da zero a ripensare lo strumento urbanistico. Facendo ostruzione all'iter attuativo del Masterplan», aggiunge Orazio «l'amministrazione annulla lo slancio di giovani imprenditori che attendono di investire su questa riorganizzazione di Punta Sabbioni. Il progetto puntava a dare finalmente al Mose una veste architettonica fondendolo con il paesaggio e con l’ambiente della vicina area protetta Sic e Zps, prevedendo percorsi pedonali e ciclabili e perfino una piazza d’acqua per rendere più accessibile Punta Sabbioni. Era tra l'altro previsto che, qualora non fossero disponibili risorse del Comune, si puntasse a far rientrare la riqualificazione del lungomare nell'ambito delle opere di compensazione al cantiere del Mose in carico al provveditorato alle opere pubbliche».
Sulla necessità di dare seguito all'iter del masterplan è d'accordo anche il resto dell'opposizione. «Si dia un seguito agli strumenti urbanistici predisposti dall'amministrazione Orazio», rincara Angelo Zanella, capogruppo di “Civica”. «I cittadini attendono una risposta alle loro osservazioni ed è giusto che l'amministrazione Nesto a nove mesi dall'insediamento sappia quello che vuole fare del lungomare Dante Alighieri. Questa situazione di stallo non porta vantaggi alla nostra comunità».
Francesco Macaluso
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