Il sindaco incontra i campioni ma finisce in rissa, urla e minacce

VENEZIA. Sindaco, consigliere delegato e regatanti riuniti in sala giunta, a porte chiuse. Finisce quasi a pugni, con urla, offese e bestemmie. Il delegato alla Voga e Tradizioni Giovanni Giusto che rincorre i campioni del remo con il pugno alzato, gli uscieri accorsi per placare gli animi. Scena da Far West in municipio. Alla fine, la rottura fra le delegazioni. I regatanti si riuniranno in assemblea lunedì per decidere quali azioni portare avanti. E intanto la cerimonia della premiazione della Regata Storica, già annunciata per domani al Malibran è stata rinviata. E gli animi sono molto tesi. Succede che dopo averlo chiesto da tempo, i vertici dell’associazione regatanti (Il presidente Gaetano Bregantin, Roberto Busetto, Rudi Vignotto, Gloria Rogliani eil segretario, l’avvocato Marino Almansi) sono riusciti ad ottenere un incontro con il sindaco Luigi Brugnaro. Il primo dal suo insediamento.

La delegazione entra nella sala grande di giunta, a Ca’ Farsetti. Con il sindaco c’è anche il consigliere delegato alla Voga e alle Tradizioni, il leghista Giovanni Giusto che da anni è il presidente del coordinamento delle remiere. A un certo punto, di fronte alle critiche dei regatanti sul fatto che «Il Comune non ha fatto nulla», il sindaco perde la calma. Loro rincarano la dose. Accusano Giusto di non aver mai risposto alle loro richieste di incontro. Il consigliere non la prende bene. «Mia madre stava male!», urla. Poi rincorre minaccioso i regatanti. Rissa sfiorata per un attimo e grazie all’intervento degli uscieri. Qualcuno racconta di aver sentito urla e bestemmie all’indirizzo dei campioni. Risultato, trattative interrotte. «Ci riuniremo in assemblea lunedì, poi decideremo», si limitano a commentare i campioni del remo.

Festa rinviata intanto per la premiazione degli oltre cento partecipanti alla Regata storica e alle sfide dei gondolini, delle mascarete donne, dei pupparini e delle caorline. Il Comune intende abbinare adesso le premiazioni di campioni con quella della regata delle società remiere. Le «cinquanta caorline» che hanno dato spettacolo domenica mattina sulle acque della laguna dietro Sacca Fisola. Ma i campioni sono arrabbiati. Ricordano che negli ultimi anni poco è stato fatto per rilanciare le regate. Ricordano le promesse della campagna elettorale. Non è escluso che ricorrano a forme di protesta clamorose. «Abbiamo una battaglia comune per la città», dicono, «vogliamo rilanciare la voga e le nostre tradizioni. Non sembra questo l’atteggiamento migliore per lavorare insieme».