Il sindaco in carrozzina tende la mano ai disabili

Casson e l’assessore Rossi partecipano alla “Caminà per Ciosa e Marina” Accolto l’invito dell’Uildm: «Creeremo un gruppo whatsapp per le segnalazioni»

SOTTOMARINA. Il sindaco Giuseppe Casson in carrozzina alla “Caminà per Ciosa e Marina”. Tra i tremila sportivi che, il primo maggio hanno affollato la manifestazione tradizionale, organizzata dai Cavalli Marini, anche Casson e l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Rossi che hanno accolto l’invito della Uildm (Unione lotta alla distrofia muscolare) a partecipare alla maratona utilizzando carrozzine o deambulatori per provare le difficoltà a girare per la città di chi ha problemi motori.

A spingere la carrozzina del sindaco i genitori di alcuni bambini disabili che, nel tragitto, hanno raccontato lo stress di convivere con la tortuosità della burocrazia. Concluso la maratona, Casson ha promesso d’ intervenire con alcune migliorie alla viabilità e di creare un gruppo whatsapp in cui le persone disabili possano segnalare al Comune in tempo reale barriere architettoniche o punti critici della città.

L’edizione 2015 della Caminà è stata un doppio successo: oltre tremila persone, di tutte le età e non solo residenti, si sono ritrovate ai bagni Lungomare per partecipare alla maratona, scegliendo tra i tre tragitti a disposizione (8-13-18 km) abbinando la valenza sportiva alla piacevolezza di toccare alcuni scorci tra i più belli della città; due amministratori hanno accolto l’invito della Uildm (che aveva alcuni soci partecipanti alla maratona) che metteva a disposizione carrozzine e deambulatori. Casson e Rossi (che prima ha percorso la maratona a piedi e dopo ha fatto un secondo giro in carrozzina) si sono messi in gioco. «Lo abbiamo apprezzato molto», spiega Riccardina Boscolo, responsabile Uildm, «hanno percorso con noi e gli amici dell’Aism (Associazione sclerosi multipla) un paio di chilometri in carrozzina dandoci modo di dimostrare le difficoltà che ogni giorno i nostri soci incontrano». Soddisfatto dell’esperienza sui generis anche il sindaco.

«Ho potuto vedere la città da una prospettiva diversa», racconta Casson, «ho ascoltato da chi mi ha accompagnato le difficoltà di scontrarsi ogni giorno, non solo con le barriere fisiche tuttora presenti, ma con le lungaggini di una burocrazia che dà risposte a bisogni importanti in tempi irragionevoli. Ho ascoltato i genitori del piccolo Mattia, che con un sorriso tenerissimo mi ha affiancato nel percorso: loro mi hanno raccontato di quanto loro figlio abbia bisogno davvero di tutto e delle difficoltà che incontrano nei rapporti con la dimensione pubblica che spesso fatica a dare le risposte richieste». L’esperienza ha sortito qualche effetto. «Ho riscontrato numerosi ostacoli che segnalerò ai miei uffici», assicura Casson, «per provvedere alla loro eliminazione. Su suggerimento di un genitore creeremo al più presto un gruppo whatsapp».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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