Il sindaco dichiara guerra al traffico di mezzi pesanti sulla Brentana

A breve sarà la riunione per limitare i tir nella frazione di Oriago, la statale Brentana e la strada del Naviglio 
MIRA: PROTESTA PANSAC o
MIRA: PROTESTA PANSAC o

MIRA. Il Comune di Mira dichiara guerra al traffico di mezzi pesanti soprattutto sulla strada principale che attraversa il capoluogo, e la principale frazione di Oriago, la regionale 11 Brentana, la strada che costeggia il Naviglio del Brenta. Una strada affiancata dalle bellezze architettoniche delle ville veneziane costruite nei secoli passati.

Per fermare il traffico pesante, il sindaco Marco Dori è intenzionato a convocare a breve una conferenza dei servizi allargata agli altri enti e comuni del comprensorio. Nelle intenzioni del primo cittadino si potrebbe partire a breve con le limitazioni dalla frazione di Oriago. I mezzi pesanti in arrivo dai caselli autostradali e dalla Romea e anche dalle strade provinciali verso il centro di Mira sono centinaia ogni giorno.. Una quindicina di tir in circa una settimana, sono piombati nella piazzetta settecentesca di Mira Porte, e per manovrare e tornare indietro, dopo aver preso la meritata sanzione, han dovuto fare retromarcia per oltre un chilometro mandando in tilt il traffico.

«La scorsa settimana – spiega il sindaco Marco Dori – abbiamo fatto diversi posti di blocco per contrastare i mezzi eccezionali. Si pensi che quando abbiamo fatto i controlli, di trasporti eccezionali ne abbiamo fermati che non potevano passare 5 in un’ora. Il tutto tra le 14 e le 15 che non è neanche tra l’altro un orario di punta. Per questo puntiamo a realizzare presto una conferenza dei servizi, magari allargata agli altri Comuni e enti, per arrivare a dei provvedimenti integrati interessando anche i gestori autostradali. Le vie alternative esistono e dobbiamo concentrarci su quelle».

Il sindaco di Mira rileva come la maggior parte dei tir entri, nonostante i divieti su molte strade (si pensi a Piazza Mercato, Riviera Silvio Trentin, Riviera Matteotti, via Chiesa Gambarare) non per raggiungere altre zone. «Il problema non è chi usa i mezzi pesanti per lavorare o raggiungere un sito industriale all’interno del Comune, questi i percorsi corretti li conoscono e spesso sono autorizzati – dice Dori– ma solo allontanare chi potrebbe usare altre strade e non passare per il nostro centro e sopra nostri ponti sul Naviglio». Ponti che da Mira a Fusina sono 9 e per la cui manutenzione il Comune di Mira spende 500 mila euro l’anno. «Il primo tratto – anticipa Dori – su cui eliminare il traffico pesante sulla brentana potrebbe essere quello di Oriago, con la deviazione deviazione lungo Sp81 e verso l’autostrada A4 al casello di Borbiago».

Il secondo tratto sarà quello di Mira Taglio e anche in questo caso si punta reindirizzare i tir o verso la Romea o verso la A 4. Ma non solo. «Tra poco – conclude Dori - cominceranno anche i limiti per l’inquinamento atmosferico, chiederò un controllo sulle vie principali anche per questo aspetto». —

Alessandro Abbadir

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