Il sindaco: diamo il taser anche ai nostri vigili

Romanello scrive a Salvini: sperimentarlo anche nei piccoli Comuni. Follini: «Questioni da valutare senza emotività»

MARCON. «Vogliamo il taser anche a Marcon». Il sindaco Matteo Romanello ha scritto una lettera al ministro Matteo Salvini, che inizia con una captatio benevolentiae e un ringraziamento «per quanto fatto fino ad ora e per quanto questo governo riuscirà a fare nel proseguo del proprio mandato».

Poi però entra nel vivo della questione, quella cioè di poter dotare i propri agenti di polizia locale di taser, la pistola elettrica che paralizza i muscoli e quindi i movimenti del soggetto colpito, già in sperimentazione in diverse città italiane.

«Da cittadino e amministratore recepiamo con grande piacere il testo del “Decreto Sicurezza” che prevede la sperimentazione di armi ad impulsi elettrici da parte delle Polizie municipali dei comuni con popolazione superiore ai 100mila abitanti, nello specifico dotare gli agenti di pubblica sicurezza dei “taser” in via sperimentale».

Marcon, però, di abitanti ne ha qualche cosa più di 18mila, pertanto non rientra nei parametri richiesti, a meno che non si sfrutti la convenzione con altri Comuni. Romanello, che premette di essere oltre che sindaco militante della Lega da più di dieci anni, ricorda quanto accaduto due anni fa a Marcon, quando una vigilessa subì una «vile aggressione alle spalle da parte di un richiedente asilo impegnato nel mendicare in prossimità delle attività commerciali del paese dopo la notifica del foglio di espulsione».

Un episodio che fece molto discutere a Marcon. «Sono pertanto a chiedere» si legge nella lettera inviata a Roma «la disponibilità di ampliare da parte di questo Governo la sperimentazione anche per Comuni delle dimensioni di Marcon, confermando l’idea e con la piena convinzione, che dotare le nostre forze dell’ordine degli opportuni mezzi di difesa, anche personale, sia ormai una necessaria priorità».

Romanello si dice poi disponibile a un incontro con il ministro per eventuali chiarimenti. Nei giorni scorsi dopo il ferimento di alcuni agenti di polizia del commissariato di Chioggia, era intervenuto Mauro Armelao del sindacato Fsp Polizia di Stato, il quale aveva chiesto a Salvini di «estendere la dotazione dei taser a tutti i colleghi delle volanti e a quelli deputati al controllo del territorio». Richiesta appoggiata dalla deputata veneziana della Lega, Giorgia Andreuzza.

«Il taser è un’arma, è bene sempre ricordarlo» interviene il consigliere marconese e metropolitano Andrea Follini, «ritengo positivo che il sindaco Romanello si occupi della sicurezza della polizia locale nel suo comune, ma è una materia da approfondire e soprattutto da non lasciare nell’onda dell’emotività, perché non farebbe bene alla polizia locale né ai cittadini. In questo frangente sarebbe opportuno che ad esprimersi fossero prima di tutto gli operatori della polizia locale, non solo il sindaco, perché sono loro che dovranno poi usarlo. Ripeto, sfollagente, arma in fondina, taser: tutto utile ma non si deve rincorrere l’emotività quando di mezzo c'è una materia tanto delicata». —




 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia