Il sindaco di Santa Maria di Sala: "State chiusi in casa".

Anche la protezione civile in campo per aiutare le famiglie della zona. Il Suem 118 ha fatto avvicinare l'unità intervento speciale medico
L'Unità comando locale del Nucleo soccorsi speciali dell'Asl 12 fatta avvicinare a Santa Maria di Sala nella zona dell'inciendio (foto Agenzia Lorenzo Pòrcile)
L'Unità comando locale del Nucleo soccorsi speciali dell'Asl 12 fatta avvicinare a Santa Maria di Sala nella zona dell'inciendio (foto Agenzia Lorenzo Pòrcile)

SANTA MARIA DI SALA. Protezione civile in campo per fronteggiare le conseguenze del mega incendio industriale di Tabina di Santa Maria di Sala.

Il sindaco Nicola Fragomeni ha inviato i volontari disponibili a informare le famiglie della zona su quanto sta succedendo e sugli ordini impartiti dal Comune.

Il sindaco, prima autorità sanitaria di un Comune, ha infatti chiesto alle persone che abitano nel raggio di due chilometri dalla zona di via Salgari, in cui c'è il capannone laboratorio di costruzione divani andato a fuoco, di non uscire di casa e di stare nelle proprie abitazioni con le finestre ben chiuse.

La protezione civile, oltre a informare i residenti con megafoni, ha anche contattato parecchie famiglie di anziani, oppure con bambini o persone con disabilità, per portare aiuto.

Intanto la centrale operativa del Suem 118 di Mestre ha fatto avvicinare in zona la propria Unità comando locale del Nucleo soccorsi speciali, specializzata appunto in opera di soccorso anche in caso di emergenze industriali.

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