«Il santone in elicottero non è bastato»

Gli operai ricordano le stranezze dell’ex patron: noi siamo ormai rovinati, ma lui dovrà pagare tutto senza sconti
Di Alessandro Abbadir
MANIFESTAZIONE PANSAC MANIFESTAZIONE PANSAC - Il recente sciopero dei lavoratori della Nuova Pansac sulla Romea
MANIFESTAZIONE PANSAC MANIFESTAZIONE PANSAC - Il recente sciopero dei lavoratori della Nuova Pansac sulla Romea

MIRA. «Fabrizio Lori? Un imprenditore un po’ eclettico. Aveva un metodo tutto suo per far andare bene gli affari. Nel momento in cui l’azienda cominciò a perdere colpi nel 2008–2009, con un elicottero, ha fatto spargere sale “benedetto” da un santone brasiliano di sua fiducia, dal cielo sopra gli stabilimenti. Lo ha fatto a Portogruaro , a Mira e in quelli di Ravenna e Zingonia. A Marghera non ci è riuscito perché non gli è stato concesso il volo, troppo vicino agli impianti industriali. Ma siamo contenti sia andata così. Il nostro, ora, è l’unico stabilimento che ora funziona con l’80 % della forza lavoro impiegata». È il ritratto dell’ex patron della Nuova Pansac tratteggiato ieri da Aldo Ronchin (rsu di Marghera).

La rabbia delle rsu e degli operai della Nuova Pansac sale dopo l’arresto di Lori. Emergono dai ricordi dalla gestione degli anni passati episodi singolari, per non dire inquietanti, che fanno dubitare della capacità dell’imprenditore di guidare il gruppo industriale creato dalla sua famiglia. Episodi che sono tornati alla mente ieri mattina in una riunione che si è tenuta fra i rappresentanti dei lavoratori Pansac dei siti di Mira, Marghera e Portogruaro nella sede della Cgil di Mestre. Una riunione organizzata per decidere la condotta da tenere nelle prossime settimane, dopo l’incontro con il commissario, l’avvocato Marco Cappelletto, previsto l’11 ottobre al ministero.

Ma ci sono anche altri episodi che per un attimo riportano il sorriso. «A Portogruaro» raccontano Loris Grigo e Donatella Cusin «Lori per promuovere un prodotto dello stabilimento mirese è arrivato accompagnato da avvenenti vallette e si è tuffato con loro sui pannolini». E poi la minaccia di tanti tifosi del Mantova calcio di inscenare una manifestazione di protesta davanti ai cancelli della Pansac a Marghera o a Mira per favorire investimenti sulla squadra. «Un personaggio di questo tipo» dichiara Riccardo Coletti, segretario provinciale Filcem Venezia «era però proposto dalla stessa Confindustria come esponente di punta a livello nazionale della creatività e ingegno made in Italy nel mondo. Davvero una bella cantonata, nonostante avessimo in più di una occasione chiesto che la situazione Pansac fosse monitorata con attenzione». Gli operai sono comunque sconcertati di quello che poi è successo. «Lori se sarà ritenuto colpevole dalla magistratura di aver distratto 40 milioni di euro» dice Alberto Stevanato (rsu Mira) «dovrà pagare tutto senza sconti. Noi intanto siamo già rovinati».

Ma vengono adombrate anche altre responsabilità. «Quando Lori è stato sostituito» ricordano Andrea Varagnolo, Giancarlo Baldan e Maurizio Biasiotto «le linee che funzionavano a Mira erano una trentina su 43. Poi sono state quasi tutte ferme. Cosa è successo nel frattempo?».

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