Il salasso dei parcheggi auto tutti uniti contro Zappalorto

Le Municipalità di Mestre e Marghera votano ordini del giorno per chiedere la revoca della delibera La protesta di Ascom e dei movimenti autonomisti. L’ex assessore Bergamo: «Io non l’avrei fatto»
Di Mitia Chiarin ; di Mitia Chiarin

Rincaro dei parcheggi, si allarga il fronte della contestazione alla delibera di aumenti varata venerdì scorso dal commissario Zappalorto e subito accolta da un coro generale di contestazione. Dopo Confesercenti Venezia, anche l’Ascom di Mestre ha inviato in Comune una lettera di protesta. Le Municipalità di Mestre e Marghera hanno votato lunedì sera all’unanimità ordini del giorno che chiedono la revoca del provvedimento. E anche l’ex assessore alla Mobilità Ugo Bergamo si aggiunge alla lista dei contrari, assieme a Andrea Ferrazzi. «Un simile provvedimento non lo avrei varato o proposto perché se la logica di fondo è aiutare il centro di Mestre a risollevarsi, e va ricordato che io ero favorevole anche alle sospensioni delle Ztl, simili aumenti della sosta risultano a conti fatti inaccettabili», dice Bergamo.

La Municipalità di Mestre nel consiglio di lunedì sera ha votato all’unanimità (assente solo la Lega Nord) un ordine del giorno che fa sintesi tra le posizioni di maggioranza e opposizione, in particolare Pd e Forza Italia, esprimendo la contrarietà alla delibera commissariale e la richiesta di «ritirare il provvedimento amministrativo» e «di reperire altre soluzioni atte a risolvere le deficienze di bilancio di Comune e partecipate, che non gravino sempre sulle tasche dei cittadini e che non annichiliscano ancor più il tessuto vitale di questa città».

Tutela del tessuto commerciale di Mestre, a rischio per le continue chiusure e la concorrenza dei centri commerciali, le motivazioni di fondo della richiesta. Analoga presa di posizione dalla Municipalità di Marghera. Ascom con il presidente Doriano Calzavara e il direttore Dario Corradi hanno ufficialmente bocciato il provvedimento che istituisce anche «una zonizzazione che farebbe lievitare verso l’alto i costi dei parcheggi più periferici e l’eliminazione della fascia gratuita all’ora di pranzo».

Assoluta contrarietà, ribadisce Ascom, per un atto non discusso preventivamente con le categorie e che «potrà rappresentare un colpo negativo per le imprese della terraferma e che non dà certezze di entrate». Ad esempio viene portato il caso del park all’ex Umberto I: area centralissima ma in zona degradata e che «solo a seguito della riduzione delle tariffe, ha visto un aumento dell’utilizzo con relativi maggiori incassi».

Invece la delibera porta il costo della sosta qui ad 1.50 euro l’ora. L’ex assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi (Pd) si schiera con la folta pattuglia di contrari. Una scelta, dice, che «mette in grande difficoltà tutto il centro città e va nella direzione opposta a quella che va seguita. La battaglia compiuta anche dal sottoscritto insieme alle categorie economiche e ai comitati cittadini per riaprire il buco dell'ex Umberto I mettendo a disposizione della città un parcheggio centralissimo e ampio, ora molto utilizzato, rischia di essere vanificata. Allo stesso tempo si alimenta lo spopolamento del centro verso i centri commerciali».

Interviene anche il movimento per l’autonomia di Mestre “Piero Bergamo” secondo cui i rincari della sosta daranno una spinta «forse decisiva per la morte del commercio cittadino e favoriranno per l’ennesima volta i centri commerciali», spiega il vicepresidente Claudio Checchin. «Chiediamo che questo aumento venga cancellato il prima possibile in quanto inutile per salvare il bilancio comunale e lesivo degli interessi di tutti noi cittadini». Entro fine settimana dovrebbe partire la raccolta firme contro gli aumenti del comitato Mestre off limits.

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