Il re dei formaggini compra la fornace più famosa

MURANO. Un altro marchio storico della venezianità passa di mano. Il “re dei formaggini” ha infatti acquistato la vetreria “Barovier e Toso”, una tra le più famose di Murano e una delle 10 società più antiche del Mondo. Oikia 3 srl, società facente capo a Rinaldo Invernizzi, ha oggi perfezionato l’acquisto del 95% di Barovier&Toso, storica azienda di Murano, leader nel settore dell’illuminazione decorativa in vetro e punto di riferimento per tutti gli operatori del settore.
A vendere sono stati Officina dell’Arte (veicolo di investimento detenuto dai fondi AVM Private Equity e DVR&C Private Equity) e Vetrai28, società facente capo alla famiglia Barovier. Dopo circa cinque anni dal suo investimento iniziale, Officina dell’Arte cede quindi la partecipazione dell’80% detenuta nella società, mentre Vetrai28 e Iacopo Barovier continuano a rimanere nella compagine societaria, seppure con una partecipazione ridotta. Iacopo Barovier è stato, inoltre, confermato Presidente e Amministratore Delegato di Barovier&Toso garantendo, in questo modo, la salvaguardia della tradizione e la continuità della gestione.
Barovier&Toso, fra le 10 più antiche imprese al mondo, anche nei recenti anni di oggettiva difficoltà per il settore del vetro muranese ha continuato a conseguire risultati di assoluta rilevanza, e con questa operazione si prepara a proseguire il percorso già avviato con successo per dare stabilità al suo futuro.
Iacopo Barovier, Presidente e Amministratore Delegato di Barovier&Toso, dichiara: “Dopo l‘esperienza molto positiva con Officina dell’Arte, era giusto pensare a un ulteriore consolidamento della struttura della Società. La strada prescelta, in modo concorde tra tutti i soci di Barovier&Toso, è stata quella di individuare un partner appassionato, credibile e con una visione di lungo termine. Oikia 3 ha tutte queste caratteristiche. Vedo inoltre in modo molto positivo che Barovier&Toso oggi rientri nuovamente nell’ambito di una proprietà famigliare, il più prossimo alla sua storia ed alle sue caratteristiche. Lo spazio per crescere è ancora molto e sono certo che il nuovo assetto societario darà un contributo molto importante ai programmi di sviluppo“.
“Mi ha fatto piacere” - aggiunge Barovier - “che i nuovi investitori abbiano valutato nel giusto modo e con grande interesse il modello di business che Barovier&Toso, grazie anche al contributo di uno staff di collaboratori di grande qualità, ha implementato nel corso degli anni. Sarà questo collaudato sistema di lavoro il driver principale su cui costruire e sviluppare i progetti futuri”.
“Barovier & Toso è stata un’esperienza di investimento importante, nella quale si sono coniugate per alcuni anni la grande reputazione dell’impresa, la visione e la competenza dell’imprenditore nonché la condivisione e il sostegno di investitori finanziari particolarmente vocati a comprendere e favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese eccellenti – commenta Giovanna Dossena, Presidente di Officina dell’Arte – “Barovier & Toso è oggi un’impresa moderna, strutturata, con una forte vocazione internazionale che si alimenta di un secolare radicamento a Murano”.
Rinaldo Invernizzi così commenta l’operazione appena conclusa: “Barovier & Toso è uno dei marchi esistenti e in attività più antichi al mondo, globalmente riconosciuto per la creazione di soluzioni di illuminazione decorativa in vetro di Murano. Le generazioni che si sono succedute alla guida della società sono state in grado di preservare e custodire i valori legati alla tradizione vetraria muranese, tradurli nella produzione di oggetti con un forte connotato artistico, coniugando il tutto con una gestione aziendale organizzata ed efficiente, che ha consentito alla Società di crescere in modo sano e redditizio nel corso degli anni. Sono convinto che la secolare storia di successo della società, la tradizionale proprietà famigliare, il forte aspetto artistico e la “venezianità” siano valori da preservare e su cui basare i futuri programmi di sviluppo”.
L’importo della transazione non è stato comunicato dalle parti.
Gli advisor dell’operazione sono stati: per Officina dell’Arte, lo Studio Pedersoli e Associati di Milano; per Vetrai28, lo Studio Grimani&Pesce Dottori Commercialisti di Venezia-Mestre; per Oikia3, lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati.
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