Il quinto Reggimento “Superga” in Kosovo fino a novembre

PORTOGRUARO. Dopo la missione in Afghanistan nel 2004, ecco il Kosovo nuovo teatro operativo per il 5° Reggimento artiglieria terrestre lanciarazzi “Superga” di Portogruaro, che il 15 maggio si è...

PORTOGRUARO. Dopo la missione in Afghanistan nel 2004, ecco il Kosovo nuovo teatro operativo per il 5° Reggimento artiglieria terrestre lanciarazzi “Superga” di Portogruaro, che il 15 maggio si è ufficialmente insediato nella base di Belo Polje di Peja/Pec, sede del Multinational Battle Group West di cui ora è al comando. Il comandante colonnello Pierpaolo Giacomini Tiveron dirigerà fine a metà novembre i 700 militari di cui fanno parte, oltre a quello italiano, i contingenti austriaco e sloveno. Nonostante il conflitto del 1999 sia ormai lontano e il Kosovo si sia autoproclamato indipendente nel 2008, la pace nella regione è ancora instabile.

Dalla fine della guerra i militari italiani presidiano stabilmente il patriarcato di Pec e il monastero di Visoki a Decani, luoghi di culto serbo-ortodossi, ancora oggetto di atti di ostilità da parte degli estremisti della popolazione albanese. Inoltre sono impegnati quotidianamente nei pattugliamenti a salvaguardia delle enclavi serbe, sacche di territori che mantengono strutture amministrative parallele a quelle kosovare. Una situazione di tensione che porta a continue frizioni tra i gruppi etnici serbo e albanese. Il tutto in un paese dalle forti differenze sociali, dove l’economia stenta a decollare e larghe sacche della popolazione vivono in uno stato di grave indigenza.

Da sempre i militari italiani sono impegnati in opere di Cimic, Cooperazione Civile e Militare, che hanno visto costruzioni di ponti, strade, ambulatori e scuole, e di coordinamento con gruppi di volontari italiani che continuano a portare medicine e beni di prima necessità alla popolazione. Tutte attività che verranno ora coordinate nei prossimi mesi proprio dai portogruaresi.

Lieta Zanatta

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