Il questore di Venezia: "Fogli di via ignorati"

In città c’è un ragazzo di 23 anni, senza fissa dimora e di nazionalità romena, che vive di espedienti come piccoli furti nelle stazioni ferroviarie di Venezia-Santa Lucia e di Mestre e che è stato denunciato 116 volte: inutilmente
Il questore di Venezia Angelo Sanna
Il questore di Venezia Angelo Sanna

VENEZIA. In città c’è un ragazzo di 23 anni, senza fissa dimora e di nazionalità romena che vive di espedienti come piccoli furti nelle stazioni ferroviarie di Venezia-Santa Lucia e di Mestre. Detiene un record: il 16 maggio del 2015 ha ricevuto un foglio di via dal questore, che prevede l’allontanamento dal Comune. E da allora è stato denunciato 116 volte per l’inottemperanza del provvedimento. Un suo connazionale, 18 anni compiuti lo scorso 3 dicembre, lo ha preso a modello. Ha ricevuto il foglio di via lo scorso 3 marzo. E da allora è stato fermato e denunciato 14 volte per il mancato rispetto del provvedimento: all’incirca una volta ogni due giorni.

È questa la foto della sicurezza nelle aree delle stazioni ferroviarie della città: da un lato lo sforzo quotidiano dei poliziotti della questura e della polizia ferroviaria, dall’altro la certezza, da parte dei destinatari dei provvedimenti, di continuare a farla franca.

In questi giorni si è acceso il dibattito sulla sicurezza delle stazioni ferroviarie, con l’introduzione delle transenne a Santa Lucia e la prevista chiusura del sottopassaggio di via Dante alla stazione di Mestre. E La Nuova è andata a caccia di un po’ di dati che aiutano a fotografare la situazione.

Fogli di via ignorati. È composto da una decina persone, tutte di nazionalità romena, il gruppo di persone che bazzica tra le due stazioni ferroviarie, e che sistematicamente ignora i provvedimenti di allontanamento dal Comune. Sono autori di piccoli reati, hanno precedenti per furti, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, invasione di proprietà.

Motivi per i quali la questura - come previsto dal decreto legislativo 59/2011 - può intervenire con il foglio di via, un provvedimento di natura amministrativa. Peccato però che non si allontani nessuno. Poliziotti sul campo, ma con le armi spuntate. I casi sono molti: oltre ai due già citati, c’è un 29enne che ha ricevuto il foglio di via nel 2014 ed è già stato denunciato 87 volte per non averlo rispettato, un 19enne raggiunto dal provvedimento nel giugno del 2015 che è stato denunciato 93 volte, un amico di 23 anni che è stato denunciato 67 volte.

Tutti sono stati fermati, molte volte, nelle due stazione ferroviarie, ma anche negli altri controlli realizzati in città, in centro storico come a Mestre, dove di solito trovano rifugio per la notte, in accampamenti sotto il rampa cavalcavia tra Mestre e Marghera, area isolata più volte chiusa con reti metalliche e più volte riaperta.

Le aggressioni. Sono giovani di quel gruppo spesso responsabile di aggressioni anche al personale della stazione, otto quelle registrate dall’inizio dell’anno.

L’ultima il 13 aprile quando al binario 6 un addetto FS ha tentato di allontanare un portabagagli abusivo, di nazionalità romena dal Frecciabianca 9712 per Torino e per tutta risposta è stato colpito con una testata.

Il questore. Come se ne esce? Lo abbiamo chiesto al questore della città, Angelo Sanna, colui che decide e firma i provvedimenti di allontanamento. «Da mesi siamo impegnati sul fronte delle stazioni ferroviarie perché rappresentano il primo impatto con la città», dice il questore, «conosciamo e controlliamo tutte queste persone ma c’è poco da fare se un provvedimento che dovrebbe intimorire chi lo riceve non viene rispettato e chi non lo rispetta è privo di conseguenze. Non spetta a me dire quale sia la soluzione ma mi auguro che tutto questo lavoro e questa attenzione non cada nel vuoto, trovando il modo di far rispettare il foglio di via, e intervenire nei confronti di chi non lo rispetta».

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