Il “Quartetto per archi ed elicotteri” inaugura la Biennale Musica

Incredibile concerto su quattro velivoli a 1.500 metri di quota del celebre brano di Karlheinz Stockhausen
Interpress Mazzega Sandri Venezia, 03.10.2013.- Biernnale, Helicopter Strimg Quartet
Interpress Mazzega Sandri Venezia, 03.10.2013.- Biernnale, Helicopter Strimg Quartet

LIDO. Musica per elicottero. È stato infatto il brano “Helikopter-Streichquartett”, uno tra i più celebri del compositore tedesco Karlheinz Stockhausen a inaugurare al Lido la LVII Mostra di Musica contemporanea della Biennale. Un’esecuzione spettacolare, eseguita dagli Arditti a 1500 metri di quota fra i rulli delle eliche di 4 elicotteri mentre il pubblico ha seguito l’evento nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido.40 concerti, in media 3 appuntamenti al giorno, 81 compositori, di cui 37 italiani e più della metà trentenni nati negli anni ’70 e ’80. La 57ma edizione del Festival di Musica scommette sui più giovani, soprattutto italiani. ”Ci siamo chiesti chi sono, dove vivono e dove lavorano” – ha detto il Presidente della Biennale Paolo Baratta presentando il Festival. «Così abbiamo scoperto che gran parte sono all’estero: Parigi, Berlino, Strasburgo, Londra, Losanna…».

Per sostenere le giovani generazioni è nata la linea strategica di Biennale College, volta alla valorizzazione di nuovi talenti e che interessa tutti i settori. Per la musica sono state selezionate 4 brevi opere da camera a basso costo e di carattere comico che la Biennale produrrà per il prossimo Festival. Ma già quest’anno vedono la luce due opere di teatro musicale che la Biennale ha commissionato al 29enne Vittorio Montalti (L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento) – già premiato con il Leone d’argento nel 2009 - e al 33enne Raffaele Grimaldi (La macchina).

Sorprendenti saranno anche tanti altri appuntamenti del Festival, dedicato alle diverse declinazioni dello spazio e della voce. Si ascolterà il suono in 3D grazie alla tecnologia Wave Field Synthesis nel concerto 21st Century: Cori spezzati, la “musica della materia” con gli strumenti fantastici creati da Luca Congedo nella performance Homoiomèreia, e le acrobazie vocali di David Moss, Le Cris de Paris, i Neue Vocalsolisten. Ci saranno performance di grandi solisti come Christophe Desjardins, Francesco D’Orazio e i più giovani ma altrettanto strepitosi Marco Fusi alla viola d’amore, Michele Marelli al corno di bassetto, Daniele Roccato al contrabbasso.

Oltre all’Orchestra della Fenice, sono in programma l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Roberto Abbado e l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Andrea Pestalozza; ensemble di fama e altri di recente affermazione, come L’imaginaire, L’instant donné, Cort-Circuit, fra gli altri.

Due le opere da camera in programma, commissionate dalla Biennale al ventinovenne Vittorio Montalti (L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento) e al trentatreenne Raffaele Grimaldi (La macchina).

Da segnalare il concerto del collettivo /nu/thing: una “playlist” di autori che integrano teatralmente elettronica voce video e in cui si inseriscono anche i corti animati di Usavich. Un concerto che evidenzia come accanto ai caposaldi Berio e Stockhausen ci siano tanti nomi nuovi delle generazioni più recenti che testimoniano la vitalità della musica di oggi.

I Pop up concerts for one offriranno inoltre un originale “siparietto vocale” immediatamente prima di alcuni dei concerti in programma (7, 8, 11 ottobre): secondo la formula dei “pop up shops”, quei negozi temporanei che nascono e muoiono nell’arco di una giornata, la vocalist e pianista Sofia Taliani farà la sua apparizione e canterà una canzone ad un singolo spettatore alla volta. Ingresso con il biglietto del concerto successivo previa prenotazione obbligatoria allo 041/2728319.

Novità di quest’anno sono i concerti-aperitivo. Un’idea che invita appassionati e curiosi a condividere in un orario meno abituale, la tarda mattinata, un’ora di grande musica insieme per poi gustarsi un aperitivo. L’acquisto del biglietto dà diritto alla consumazione.

ono 4 concerti a cavallo dei due week end del Festival – domenica 6 e lunedì 7 ottobre, sabato 12 e domenica 13 ottobre – sempre alle 11.30 nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, protagonisti grandi solisti e ensemble del panorama internazionale. Daniele Roccato al contrabbasso, accompagnato da Fabrizio Ottaviucci al pianoforte e Massimiliano Pitocco al bayan, per un concerto dedicato a Sofija Gubajdulina; Michele Marelli, “esecutore principe” del corno di bassetto, a lungo nell’ensemble di Stockhausen, con brani imperniati su elettronica e spazializzazione del suono in omaggio al maestro tedesco e la prima assoluta della riscrittura di In Nomine – all’ongherese di Kurtág. Nell’ultimo week end del Festival, sabato 12 ottobre sarà la volta di Marco Fusi, in grande ascesa nel mondo della classica, con la sua viola d’amore, e domenica 13 del PluralEnsemble, che presenterà uno dei più apprezzati compositori italiani, Adriano Guarnieri, e Fabián Panisello con la prima italiana del monodramma L’officina della resurrezione su testo originale di Erri De Luca.

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