«Il Punto nascite del Civile di Venezia non si tocca»
VENEZIA. Il punto nascite del Civile di Venezia non si tocca e non chiude. È quanto rende noto il presidente della Municipalità di Venezia Giovanni Andrea Martini dopo l’incontro avuto ufficialmente in delegazione sul delicato tema con il direttore generale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben.
«Relativamente al punto nascite», riferisce Martini, «il dottor Dal Ben sottolinea che non è cambiato niente. Tutto continua con la consueta attività, e non è stata ricevuta alcuna indicazione in merito ad un’eventuale chiusura. Non è arrivata dalla Regione alcuna richiesta di modificare o ridurre il servizio offerto. Nell’ospedale San Giovanni e Paolo, indubbiamente, le nascite sono in diminuzione, però si continua a lavorare come al solito. L’ospedale di Venezia ha un punto nascite importante come del resto tutti gli altri reparti. Per le gravidanze a rischio si procede come sempre fatto, cioè indirizzando le pazienti verso gli ospedali di Treviso o Padova, attrezzati per le patologie neonatali. Dal Ben ha affermato che qualora si presentasse il problema di un numero di parti inferiore alle indicazioni ministeriali verrebbe considerato il numero totale raggiunto dai due ospedali di Venezia e Mestre in modo da confermare entrambe le sedi. Qualora, cioè, si dovesse paventare una chiusura, il totale dei parti dei due ospedali di Venezia e Mestre garantirebbe l’impossibilità di chiudere il reparto del Civile di Venezia».
Da parte sua l’Usl 3 rende noto che Il Punto Nascite dell’Ospedale Civile è uno dei tanti punti nascita “di primo livello” del Veneto. Tra questi Punti Nascite di primo livello è sicuramente uno dei più strutturati: - è collocato in una struttura ospedaliera articolata e nuovissima - ha un reparto e due sale operatorie realizzate nel 2014 - è servito per le emergenze da un’elisuperficie - ha al proprio fianco un reparto di Pediatria completo. Il punto nascite del Civile, secondo la direzione generale - può svolgere ottimamente quanto richiesto ai punti nascite di primo livello, cioè gestire i parti che non presentino fattori di rischio.
È a partire da questa strutturazione importante che la Regione Veneto ha chiesto per il punto nascite una deroga sul numero dei parti, che è l’unico “punto debole” della struttura. Inoltre, secondo le indicazioni regionali, per supplire ad una casistica inferiore, gli operatori del punto nascite del Civile già da tempo condividono i processi di formazione e l’esperienza sul campo con gli operatori del punto nascite di secondo livello, cioè dell’Angelo, a Mestre. La stretta collaborazione tra i due punti nascite secondo l’Usl 3 ne consolida e ne garantisce l’operatività.
Ricordiamo che nel 2016 l’Ospedale dell’Angelo ha registrato 1936 nascite, mentre il Civile si è fermato appena sopra quota 400.
Nell’incontro tra Martini e Dal Ben si è parlato anche tema di quanto la presenza turistica incida sul servizio ospedaliero soprattutto del Pronto soccorso. Per il direttore generale dell’Usl 3 peserebbe molto poco: per un 10% al Pronto soccorso e per un 2.3 per cento per i ricoveri. Molto importanti sono i due presidi di pronto intervento di San Marco e piazzale Roma.
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