Il progetto wi-fi prende il largo: in arrivo 38 nuove antenne
MESTRE. Venezia continua ad investire nella rete internet pubblica. Dopo le oltre 200 antennine hot-spot posizionate in città tra 2009 e 2011 e i quasi 160 chilometri di reti di fibra ottica stesi, la giunta comunale, con un piano della durata complessiva di sei mesi e del valore economico di oltre un milione di euro, va a potenziare con 38 nuovi impianti la rete internet cittadina e rendere così meglio utilizzabile il servizio a cui si possono iscrivere i residenti del Comune di Venezia e i city user, ovvero quanti frequentano la città per lavoro, studio o turismo e che sono in possesso della tessera Imob. Ad oggi sono circa 48.500 gli utilizzatori. 15 gli apparati wi-fi aggiuntivi previsti in terraferma, 23 quelli in centro storico.
Arrivano altri impianti in piazza Ferretto presso il Sun Club, in via Barcella e ancora in piazzetta Battisti, vicino al Toniolo. E poi due nuovi impianti di diffusione del segnale in via Poerio, all’ingresso di piazza Ferretto e in via Brenta Vecchia. Altri im pianti in piazzale Donatori di Sangue, all’angolo con la biblioteca civica di villa Eizzo, in via Lazzari, vicino al centro Le Barche. E poi, altri apparecchi (gateway e nodi) in periferia: ai campi sportivi di Favaro e Marghera, alla chiesa del Cristo Lavoratore ( impianti in via Orione e via Pasini), all’auditorium del parco Albanese che già ospita al centro civico di Bissuola, uno dei centri dedicati all’educazione informatica dei cittadini, dove si svolgono corsi di vario tipo e per diverse capacità. Altra novità per Mestre: l’arrivo dei ponti radio per la diffusione della rete wi-fi comunale anche a forte Marghera, sia all’ingresso che nell’affaccio sulla laguna. Anche qui arriverà la fibra ottica con l’installazione di antennine wi-fi.
Complessivamente l’intervento in terraferma e centro storico viene a costa 1 milione e 100 mila euro e consente di sviluppare e potenziare il segnale delle antenne hot spots che sono già presenti su uffici pubblici, dal municipio fino alle sedi municipali, il parco di San Giuliano e altri punti del centro di Mestre e consentire di allargare così l’area di utilizzo del progetto su cui si basa la “cittadinanza digitale” in città.
«La Rete è un’eccellenza della nostra città. Il Comune continua a investire sullo sviluppo della cittadinanza digitale, estendendo l’infrastruttura a banda larga e arricchendo l’arcipelago wi-fi di nuove isole, cioè di hotspot che sviluppano ulteriormente le potenzialità della rete pubblica. Malgrado le pesanti difficoltà del momento, intendiamo proseguire questo sforzo che mette a disposizione di tutti opportunità di conoscenza e di comunicazione, strumenti per ogni persona, famiglia o impresa che intenda investire in idee e in progetti nuovi, per condividere e partecipare alla vita pubblica e istituzionale, per favorirne la massima trasparenza e accessibilità», spiega l’assessore Gianfranco Bettin, assessore anche alla cittadinanza digitale. Come fa notare Bettin, Venezia è tra i comuni in Italia che più hanno investito su una rete internet pubblica, mentre di recente anche con il decreto del “fare”, il governo pare intenzionato a limitare sempre di più l’internet libero in caffè e locali pubblici, con norme rigidissime che rischiano di costringere molti commercianti e titolari di locali a non prestare più questo tipo di servizio per la loro clientela.
Al lavoro in terraferma, come in centro storico, sarà la società del Comune specializzata nell’informatizzazione. L’ex presidente Sandro Codato (non riconfermato dopo il secondo mandato) commenta, con soddisfazione: «Venis società pubblica è stata capace di sviluppare in pochi anni progetti e realizzarli senza tanti proclami e rispettando sempre i tempi. Merito della grandissima professionalità del personale. Si può dire che Venis sia uno dei principali fattori di innovazione della città».
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