Il professor Rondinelli stroncato da un infarto

L'ex primario di Ginecologia e Ostetricia ucciso da un malore durante una riunione di lavoro a Parma. Ha fatto nascere centinaia di bambini

VENEZIA Il suo cuore si è fermato all’improvviso, durante una riunione peritale al dipartimento di Medicina legale di Parma. Il professor Mario Rondinelli, ex primario della divisione di Ostetricia e ginecologia di Venezia e della Clinica ostetrica di Padova, è morto martedì pomeriggio a 74 anni. Rondinelli, nonostante fosse in pensione dal 2011, continuava a prestare servizio come consulente legale esperto nel settore della ginecologia e ostetricia. È rimasto vittima di un infarto, proprio mentre stava esponendo la sua perizia davanti ai medici legali di Parma. I soccorsi sono stati immediati ma per il professore non c’è stato nulla da fare. «È una persona che ha dato tutta sé stessa al lavoro», dichiara l’avvocato mestrino Enrico Cornelio, ricordando il professore, «la sua morte rappresenta il costo umano di chi prende la propria professione sul serio». Nato a Brindisi nel 1941, il professor Rondinelli dopo essersi laureato in Medicina a Siena, è giunto all’ospedale di Padova nel 1969 e ha seguito la carriera universitaria. Dal 1984 al 1998 ha ricoperto il ruolo di direttore della Scuola di ostetricia di Venezia come primario nella divisione di Ostetricia e ginecologia. È tornato poi all’Azienda ospedaliera di Padova, in Clinica ostetrica, come professore associato con corsi di insegnamento a Medicina. Dal 2009 al 2011 è stato direttore del Dipartimento di scienze ginecologiche e della riproduzione umana dell’Azienda ospedaliera di Padova. Tutti coloro che hanno lavorato con lui, lo ricordano così: «I colleghi e il personale del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino ed in particolare della Clinica Ginecologica Ostetrica dell’Università di Padova, desiderano conservare il ricordo della sua competenza, umanità, rettitudine morale e sagacia tra gli insegnamenti prioritari che il professor Mario Rondinelli ha trasmesso a tutti, perché finalizzati sempre alla risoluzione delle difficoltà quotidiane ed al benessere delle pazienti». Il responsabile della Clinica ostetrica di Padova, Giovanni Nardelli, aggiunge: «È stato un caro amico, sempre disponibile al consiglio. Una persona competente che non si tirava mai indietro di fronte ai problemi. Nella vita si è dedicato con passione all’insegnamento ed è stato in grado di essere pronto ai cambiamenti, senza paura». Per volontà della famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata.

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