Il procuratore Francesco Saverio Pavone blocca una borseggiatrice
VENEZIA. Quando si dice la sfortuna. Perché la giovane borseggiatrice straniera che aveva puntato l'uomo da scippare, non poteva sapere che il suo obiettivo era Francesco Saverio Pavone, ex magistrato famoso per aver battuto la mafia del Brenta (Felice Maniero aveva fatto acquistare un fucile di precisione per ucciderlo) e poi Procuratore di Belluno, ora in pensione.
Pavone era arrivato a Venezia (abita nella nostra provincia) quando è stato preso di mira da una borseggiatrice che sul pontile del vaporetto della linea 2 di piazzale Roma: nella ressa di gente in procinto di salire sul vaporetto, la ragazza lo ha derubato del portafoglio. Pavone, assieme alla moglie, stava prendendo il vaporetto e teneva il portafogli nella tasca posteriore destra dei pantaloni, bloccata con un bottone. Si è sentito palpeggiare, all'improvviso, da una ragazza che ha provato a scipparlo. Ma l'ex procuratore ha subito reagito: si è girato, ha visto la ragazza con un maglione sul braccio destro per nascondere la refurtiva, e l'ha bloccata, serrandole i polsi per impedirle di scappare.
Una manovra che ha tenuto la borseggiatrice bloccata fino all'arrivo della volante della polizia, allertata dal personale di Actv. La ragazza prima ha negato di essere l'autrice del furto, poi ha dovuto ammettere le sue colpe. Ai suoi polsi sono scattate le manette e ieri la 31enne è stata processata per direttissima: la pena è di un anno e due mesi senza condizionale.
La polizia, sempre giovedì, ha scoperto due borseggiatori trasfertisti in un noto albergo di Mestre: si erano confusi tra gli ospiti, all'ora di colazione, e hanno rubato uno zaino, cercando poi di fuggire. Ma la prontezza della donna derubata e l'aiuto degli altri ospiti dell'albergo ha permesso al personale dell'hotel di bloccare uno dei due ladri. Si tratta di un cittadino peruviano, denunciato a piede libero per furto aggravato in concorso. La complice, una donna, è riuscita però a scappare. Le telecamere di sorveglianza hanno permesso di accertare che una terza persona faceva da "palo" all'esterno e sarebbe fuggito con la donna.
L'altro giorno invece la polizia locale era riuscita a bloccare una borseggiatrice all'opera, ma lei ha spiegato di essere incinta e l'arresto è sfumato.
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