Il procuratore d'Ippolito: "Attenzione massima, ma Mestre non è Colonia"

Dopo le denunce di due giovani in tv che hanno raccontato di essere state molestate in stazione: la Procura valuta l'apertura di un fascicolo
Il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito, tra il questore Sanna e il capo della mobile Lauretta
Il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito, tra il questore Sanna e il capo della mobile Lauretta

VENEZIA. La Procura della Repubblica di Venezia sta valutando se aprire un fascicolo per indagini preliminari sui casi a Mestre denunciati da due giovani donne nel corso di una trasmissione televisiva e relativi a presunti atti sessuali subiti ad opera di immigrati.

"È però inappropriato", sottolinea il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito, coordinatore per i reati ai danni delle donne della, "un parallelismo tra Mestre e Colonia. In Germania si è trattato di un gravissimo episodio di massa, mentre quelli segnalati qui sono episodi singoli".

"Bisogna evitare", ha ammonito, "facili allarmismi, il livello di attenzione sulle donne è altissimo da parte delle forze di polizia e il pieno controllo del territorio: Lo Stato ha il pieno controllo del territorio".

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