Il primario la opera di cataratta a 102 anni e lei torna con una torta
CHIOGGIA. 102 anni e quasi non sentirli. Li ha compiuti proprio oggi, lunedì 11 gennaio, la signora Gemma Bigoli, cavarzerana, e li ha voluti festeggiare all’interno del servizio di Oculistica dell’Ospedale di Chioggia dove, pochi giorni fa, ha eseguito un intervento di cataratta. Un intervento di pochi minuti, eseguito dal responsabile del servizio, il dottor Pino Rizzo, e che, a detta della signora, gli ha migliorato le giornate. Ora, infatti, può guardare meglio la Tv, una passione e un modo per passare meglio il tempo. A organizzare la festa con tanto di torta è stato lo stesso primario Rizzo insieme al direttore generale dell’Asl 14, 12 e 13, Giuseppe Dal Ben, che ha tagliato le fette di torta non solo per la signora Gemma e i suoi nipoti e pronipoti, ma anche per quelle persone che erano in sala di attesa per un esame o una visita. L'intervento di cataratta è il più frequente in ambito oculistico, coinvolge lo 0,8% della popolazione. Nell’Asl 14 vengono eseguiti circa 550 interventi di questo tipo all’anno, un numero importante che sale a 1000 se si contano gli utenti che provengono da fuori Asl.
La cataratta è un problema di opacizzazione del cristallino che fa scendere la vista. È una patologia che aumenta con il crescere dell’età, tanto da colpire più frequentemente gli over 65. Il caso della signora Gemma è però un caso eccezionale: non tutti i giorni si eseguono interventi di questo tipo in persone così anziane, anche a causa del loro stato di salute. La signora Gemma, a parte la difficoltà nella deambulazione, è una donna ancora forte, piena di spirito e voglia di vivere. «Con una testa che funziona benissimo», ripete lei con orgoglio.
«L’intervento di cataratta», spiega il primario Rizzo, «è una operazione di circa dieci minuti che viene eseguita in regime di ricovero ambulatoriale con anestesia locale. Il paziente, durante l’intervento rimane quindi sveglio, ma non sente assolutamente alcun dolore. Ho eseguito io stesso l’intervento alla signora Gemma, che è stata bravissima e ancora mi ringrazia per la cura ricevuta. Dopo l’operazione è stata da noi un’oretta e poi è potuta rientrare al suo domicilio con una cura antibiotica di una ventina di giorni. Già un’ora dopo l’intervento, comunque, la signora poteva vedere bene. È tornata da noi poi per alcune medicazioni e oggi per la sua festa».
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