Il presidente israeliano Shimon Peres a VeneziaVisiterà la Biennale d'arte e il ghetto
Il presidente israeliano è atterrato all'aeroporto Marco Polo, sorvegliato dalle forze di sicurezza. Nel pomeriggio è attesa ai Giardini anche la presidente dell'Argentina Cristina Fernandez de Kirchner
VENEZIA. E' atterrato poco dopo le 10.30 all'aeroporto Marco Polo il presidente isrealiano Shimon Peres, in visita ufficiale a Venezia. In programma c'è domani l'inaugurazione della 54esima Biennale d'arte ai Giardini, dove c'è anche il padiglione israeliano che ospita l'esposizione "One man's floor is another man's feelings" di Sigalit Landau.
Ma il premio nobel per la Pace ha anche in programma una serie di incontri privati con le più alte personalità del mondo ebraico veneziano e una visita al ghetto di Venezia.
Imponente l'apparato di sicurezza attorno al leader israeliano: uomini del servizio di sicurezza lo accompagneranno per tutta la visita, coadiuvati dagli agenti delle forze dell'ordine italiane. All'arrivo in aeroporto le misure di sicurezza sembravano superare addirittura quelle di Papa Benedetto XVI, sbarcato in Laguna all'inizio di maggio.
Ampliare la portata dei sogni: questo il messaggio di Peres. Il presidente israeliano ha evidenziato ''le due metà che compongono l'uomo: l'intelletto e la mente''. ''L'intelletto - ha affermato, nel corso di una cerimonia svoltasi sulla terrazze del 'Paradiso' - controlla con rigore e discrimina, mentre la mente la notte libera da questi orpelli i sogni''. Da qui l'auspicio, non privo di ampia valenza politica, che il premio Nobel ha espresso di ''rovesciare il rapporto tra i due termini per ampliare la portata dei sogni'', ''perché si sappia ascoltare il desiderio di sogno che è insito nell'uomo''.
Per il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, presente alla cerimonia, quello del presidente Peres è stato un discorso ''tutto stupendamente e altamente politico, di una qualità e saggezza rarissima''. ''La parola 'Illuminazione' è uno dei temi di questa Biennale - ha aggiunto Baratta - e lui ne ha dato la sua visione personale ricca e molto interessate''.
Piccolo momento di contestazione nella seconda parte della mattinata: una decina di giovani dei centri sociali ha fischiato il leader israeliano ai Giardini della Biennale. Ma sono stati tenuti a distanza dalle forze dell'ordine.
Nel pomeriggio è prevista anche l'arrivo della presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner per l'inaugurazione del padiglione del suo paese all'Arsenale con l'opera dell'artista Adrian Villar Rojas e a Ca' Giustinian della mostra "Memoria y Libertad en el Arte Argentino del Siglo XX" ("Memoria e Libertà nell'Arte argentina del XX secolo"). ci sarà anche la firma dell'accordo e la consegna delle chiavi per il padiglione permanente argentino all'Arsenale.
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