Il premio di produzione diventa welfare aziendale

San Donà. L’accordo tra la Lafert e i sindacati interessa 420 dipendenti che potranno così sfruttare in servizi i 1.100 euro maturati per il 2017
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LAFERT GROUP
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LAFERT GROUP

SAN DONÀ. Welfare aziendale e garantirà istruzione per i figli dei dipendenti, sanità e previdenza per la famiglia. Basterà trasformare il premio di produttività in questi servizi. La Lafert Spa di San Donà, leader europeo nella progettazione e produzione di motori elettrici per l’impiego industriale, in accordo con le rappresentanze dei lavoratori di Fim, Fiom e Uilm e in collaborazione con Confindustria Venezia Rovigo, ha stabilito di estendere l’ammontare del premio produttività del 2017, cioè 1.100 euro a ciascuno dei 420 dipendenti, all’utilizzo dei servizi collegati al welfare aziendale, attraverso l’impiego di uno dei portali partner di Confindustria Venezia Rovigo.

Il welfare aziendale è ormai parte integrante della retribuzione, attraverso l’introduzione di un sistema di prestazioni e servizi a sostegno dei dipendenti per aumentare il loro potere d’acquisto senza costi aggiuntivi per le imprese stesse. Se il welfare pubblico è in sofferenza, oggi la defiscalizzazione e decontribuzione introdotte dalla Legge di Stabilità del 2016 e ribadite e allargate da quella di Bilancio del 2017, hanno spinto le imprese a osservare con attenzione i servizi e le prestazioni che rientrano nei “flexible benefit”.

Interessati tutti i lavoratori di Lafert Spa e delle sue collegate, Lafert Servo Motors Spa e Icme Spa. Potranno convertire il premio aziendale in polizze assicurative, spese di istruzione dei figli e di cura dei familiari, sanità, previdenza integrativa. Per Lafert Spa di parla di 420 addetti, con il raggiungimento di un premio di risultato di oltre 1.100 euro per lavoratore. E i costi legati all’attivazione, al mantenimento e alla gestione del portale saranno a carico dell’azienda, come i costi connessi alla formazione dei collaboratori che intenderanno aderire.

«Si tratta di un progetto particolarmente innovativo e interessante», ha commentato il presidente di Lafert, Fabrizio Trevisiol, «perché va incontro agli interessi dei dipendenti, attraverso l’attribuzione di una maggiore capacità di acquisto conseguente al risparmio fiscale, senza comportare aggravi di costo per l’azienda».

Confindustria parla di modello da seguire. «Questo esperimento ragionato e costruito insieme alla Lafert», ha commentato il presidente di Confindustria Venezia Rovigo Gian Michele Gambato, «rafforza la nostra convinzione che debbano espandersi, sempre più, il welfare aziendale, un insieme di benefit e prestazioni».



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