Il prefetto: "Profughi nell'ex base abbandonata di Peseggia"

La prefettura ha chiesto al Comune di Scorzè di poter trasformare i locali non usati in un centro di accoglienza temporanea per richiedenti asilo. Il Comune: "Mai".
SCORZÈ. Profughi all’interno della base missilistica di Peseggia, sistemata dal governo. Questo il succo della lettera arrivata venerdì mattina in municipio a Scorzè. Mittente: la Prefettura di Venezia e firmatario proprio il prefetto Domenico Cuttaia.
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 Il sindaco Giovanni Battista Mestriner non ci ha pensato un attimo e ha subito risposto spendendo una missiva dove non solo ribadisce la sua contrarietà ma pure che presto coinvolgerà i cittadini con un Consiglio comunale aperto da fare proprio nella frazione. Insomma, se da una parte Cuttaia continua a chiedere una mano a Scorzè, dall’altra si sente rispondere sempre allo stesso modo: no.
 
 L’area di via Spangaro a Peseggia è di proprietà del Comune da marzo 2015; due mesi più tardi, lo stesso Mestriner aveva deciso per il divieto d’accesso alle persone non autorizzate all’ex base per motivi igienico-sanitari, ambientali e di sicurezza. 
 
Il dibattito è aperto a Scorzè su come rilanciare quello spazio e anche che diventi un vero e proprio polmone verde, non dispiace ai più. Ma vista la questione profughi più che mai d’attualità, Cuttaia ha chiesto a Scorzè di dare il proprio contributo all’accoglienza. Sarebbe il Ministero dell’Interno a sostenere le spese necessarie per rendere agibile gli immobili all’interno. 
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Per Mestriner, fa fede il documento approvato dal Consiglio comunale l’8 aprile 2011 dove si era contrari all’ex base come struttura di accoglienza. «Provvederemo nei prossimi giorni con delibera» scrive il sindaco nella missiva di risposta inviata a Ca’ Corner «a prendere posizione sulla sua comunicazione, coinvolgendo doverosamente la popolazione».
 
E dal municipio fanno sapere che presto sarà convocata una seduta del parlamentino proprio nella frazione. 
 
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