Il prefetto: maggiore analisi dei dati e controlli

VENEZIA. "Siamo sempre molto attenti a queste tematiche e c'e' gia' stata una riunione del coordinamento che e' servita a testare il sistema, operativo da tempo, e a vedere se, nel caso, sia necessario integrarlo". Cosi' il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, ha spiegato il senso della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per l'esame delle ulteriori iniziative di prevenzione di atti terroristici secondo procedure che non andranno ad intaccare il sistema di prevenzione del crimine.

Cuttaia ha sottolineato la volontà di approfondire il controllo, la lettura e la condivisione dei dati in possesso delle forze dell'ordine, e ha sottolineato anche l'importanza della collaborazione dei cittadini che vivono ogni giorno il territorio.

"Oggi, raccogliamo le prime indicazioni di carattere operativo e cercheremo di definire un contesto ancor piu' improntato alla concretezza operativa - ha aggiunto, riferendosi all'incontro -, perche' tutto quanto definiremo in termini di prevenzione del terrorismo si integrera' con le attivita' di controllo del territorio e di prevenzione della criminalita', senza sottrarre risorse".

"La vigilanza - ha proseguito Cuttaia - gia' c'e'; piu' che potenziarla, si tratta di rendere ancor piu' incisive le modalita' con cui le misure vengono attuate, attivando non solo gli operatori di polizia, ma gli stessi destinatari, in una collaborazione piu' stretta che consenta di razionalizzare al meglio le risorse". "C'e' una massa di informazioni sviluppate e cercheremo - ha concluso -, senza generare confusione e allarmismi, di rafforzare la sicurezza dei cittadini in ogni ambito".

Oggi abbiamo rafforzato le modalita' operative dei presidi", ha anche aggiunto il prefetto, "adesso aspettiamo, in tempi brevissimi, la traduzione in ordine operativo del ripristino della presenza dei militari sul territorio per le pattuglie miste, che potranno essere diversificate rispetto al passato".