Il prefetto Cuttaia: «La docente va punita ma voi dovete aiutarla»

«Aiutate la vostra docente a recuperare il senso di umanità». È con queste parole che ieri mattina il prefetto Domenico Cuttaia ha parlato davanti agli studenti del Liceo classico Marco Polo.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 25.10.2016.- Il Prefetto Domenico Cuttaia e la Preside Annavaleria Guazzieri incontrano gli studenti del Liceo Marco Polo per il casa della Prof. Fiorenza Pontini.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 25.10.2016.- Il Prefetto Domenico Cuttaia e la Preside Annavaleria Guazzieri incontrano gli studenti del Liceo Marco Polo per il casa della Prof. Fiorenza Pontini.

«Aiutate la vostra docente a recuperare il senso di umanità». È con queste parole che ieri mattina il prefetto Domenico Cuttaia ha parlato davanti agli studenti del Liceo classico Marco Polo e ai rappresentanti di classe del Liceo Artistico Statale, esortandoli a superare in maniera costruttiva «la circostanza poco piacevole che li ha visti direttamente coinvolti».

Il riferimento è alla vicenda degli insulti a migranti e politici scritti sul profilo Facebook della docente d’inglese Fiorenza Pontini, al vaglio dell’Ufficio scolastico provinciale, sezione Provvedimenti Disciplinari. «Una circostanza che ci ha profondamente indignato, inconcepibile e inaccettabile che esige una punizione».

Il prefetto ha voluto sottolineare come questo fatto implichi due considerazioni. «Da un punto di vista umano» ha detto davanti a 300 studenti che lo hanno ascoltato in silenzio «sono convinto che certe cose dette non si possano pensare e chi le dice abbia bisogno di aiuto».

L’altra osservazione riguarda il ruolo di docente che ha «una funzione sociale ed è un punto di riferimento». «Non posso quindi che condividere le autorità scolastiche che hanno avviato un procedimento disciplinare perché se si sbaglia bisogna essere puniti».

Cuttaia ha detto che nonostante l’indignazione che giustamente i ragazzi hanno voluto esprimere a gran voce, bisogna «trasformare in positivo il negativo».

«Da quello che è accaduto» ha affermato «si sta prendendo coscienza che quando si parla a sproposito si possono valicare dei limiti che non vanno valicati mai, questo vale anche per i politici che calcano la mano con la conseguenza che si dà indirettamente la stura a comportamenti di questo tipo». Il prefetto ha comunicato con passione agli studenti il ruolo fondamentale che possono svolgere come «mobilitatori di coscienze».

«Chi meglio di voi può sensibilizzare la società attraverso un’azione di costruzione di nuovi modelli, impegno e testimonianza di valori? Venite in Prefettura e con me nei centri di accoglienza».

Invito colto al volo. La preside Annavaleria Guazzieri ha infatti annunciato che, dato che si è appena attivato il settore giuridico a scuola, si potrebbe pensare di svolgere i tirocini per l’alternanza scuola lavoro proprio in Prefettura. Per i migranti non è escluso che gli studenti possano intervistarli e scrivere i loro reportage sul giornale della scuola “Senza Filtri”. «Oggi» ha detto Guazzieri «abbiamo fatto il primo passo per passare da una situazione di criticità a una di opportunità». Da ieri è anche arrivata la supplente che potrebbe rimanere più dei 20 giorni di congedo presi da Pontini che, date le circostanze, potrebbero allungarsi.

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia