Il Portogruarese distante dalla ripresa economica
PORTOGRUARO. Il territorio che comprende gli undici comuni del portogruarese, secondo l’ultima indagine della Fondazione Think Tank Nord Est, è tra i meno strutturati ad agganciare la tanto agognata ripresa economica. L’ente con base operativa a Marcon ha analizzato 80 aree nell’ambito della Macroregione (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) studiando le singole potenzialità di ripresa: il portogruarese, nella speciale classifica, si è posizionato in coda, al sessantaesimo posto, evidenziando difficoltà non solo nelle "classiche" aree a bassa competitività (la montagna veneta e friulana, il basso Veneto), ma anche in quelle che un tempo erano virtuose. A differenza di una volta il turismo non riesce più a rendere competitivi i territori dell’entroterra.
Lo studio della Fondazione ha preso in considerazione sei indicatori: territorio (morfologia dell’area, densità abitativa e autonomia di spesa degli enti locali), società (crescita demografica e tasso d’invecchiamento), istruzione, lavoro, economia ed infrastrutture.
«I parametri che hanno contribuito a questo risultato negativo», spiega il ricercatore Riccardo Dalla Torre, «sono un alto livello di disoccupazione, legato anche alla stagionalità dei posti di lavoro, un basso reddito pro capite e una scolarizzazione inferiore alla media. Inoltre il territorio si trova a ridosso del Friuli Venezia Giulia, che grazie allo statuto speciale è più competitivo».
Alla voce Territorio il portogruarese si posiziona al 59esimo posto su 80 a a causa della bassa capacità di spesa degli enti, dovuta al Patto di Stabilità e al taglio dei trasferimenti. Per quanto concerne l’indice Società, l’area arriva al 52esimo posto con una popolazione mediamente più vecchia ed una crescita demografica sotto la media.
Nell’Istruzione il portogruarese è al 68esimo posto, con un numero di laureati e diplomati inferiore alla media della Macroregione ed un’alta percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano (18.1%).
Nel settore Lavoro il territorio è al 60esimo posto con una disoccupazione pari al 9.8%, mentre in Economia solo al 68esimo a seguito di un reddito medio (su base Irpef) di 13.152euro pro capite e una diminuzione del numero di imprese tra il 2009 e il 2015 pari all’8.2%. Un dato positivo, ma solo di riflesso, è quello delle Infrastrutture (22esimo posto), dovuto alla presenza nelle vicinanze di tre aeroporti (Venezia, Treviso e Trieste) e l’attraversamento del territorio da parte della A4.
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