Il Porto ora riorganizza la galassia delle partecipate

Approvato il piano di revisione, Apv Investimenti lascerà il ramo immobiliare Si mantengono le società a Marghera, via dall’Autostrade Serenissima
Riorganizzazione in arrivo per le società partecipate che fanno riferimento al Porto di Venezia. L’Autorità Portuale di Venezia ha infatti approvato il piano di revisione straordinaria delle sue partecipazioni - anche in linea con le indicazioni del governo con il decreto Madia - dopo che si era già scesi dalle 17 società che ancora deteneva nel 2013 alle sei attuali.


Il pezzo forte è l’Apv Investimenti spa, la società della logistica ma anche del ramo immobiliare del Porto, da esso interamente posseduta, che dallo scorso anno ha incorporato anche la controllata Nethun, che chiude i suoi bilanci in utile. Sarà interamente mantenuta, ma perderà la componente immobiliare - che sarà girata a un’altra controllata - per dedicarsi solo appunto agli aspetti logistici.


Sarà mantenuto immutato anche il Consorzio formazione Logistica Intermodale, che ha il compito di occuparsi della riqualificazione e della formazione dei lavoratori portuali, soprattutto per i settori della logistica e del trasporto. Stessa sorte per un’altra società considerata strategica dal Porto come la Venice Newport Container and Logistic spa, nata per la realizzazione del terminal portuale d’altura previsto per i container - la cui concretezza è ancora tutta da verificare - ma che opera in un’area strategica di Porto Marghera interessata alle bonifiche anche per quanto riguarda la successiva valorizzazione immobiliare del compendio, in relazione anche al collegamento con le banchine e con le infrastrutture viarie della zona.


Visto che il piano bonifiche è in corso, anche qui per ora si preferisce non toccare nulla a livello societario.


Stesso discorso per la Esercizio Raccordi Ferroviari di Porto Marghera Spa - la controllata che si occupa dell’esecuzione dei trasporti ferroviari per i propri soci e le aziende che operano a Marghera - che non sarà più fusa con la Venice Newport Container, come inizialmente previsto. Si vuole mantenere la presenza di una società a controllo pubblico per il nodo ferroviario di Marghera.


Il Porto invece punta a cedere sul mercato la quota del 5,49 per cento che ancora possiede della Società delle Autostrade Serenissima spa, che ha come suoi principali la Mantovani e l’Argo Finanziaria spa. È la società concessionaria dell’autostrada Venezia-Padova, il cui pacchetto azionario - che ha un valore di circa 4 milioni e 550 mila euro - il Porto intende appunto vendere. Finora, però, senza successo, per cui se la vendita non andrà a buon fine il Porto è pronto a chiedere il recesso dalla società.
(e.t.)


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