Il popolo delle partite Iva in crisi per la burocrazia
Non hanno età, sesso e neanche categoria professionale i veneti minacciati dalle bollette di gas, luce, acqua, telefono, ma anche dalla burocrazia, dai numeri verdi e dall’infinto rimpallo di uffici e centralinisti. Lo dicono i dati presentati ieri in occasione dell’inaugurazione della sede di Federconsumatori Veneto a Mestre, in via Fusinato 34/a, che segnano un’impennata del 20% delle richieste di sostegno da parte dei cittadini.
Come Marina Mori, veneziana, che ieri si è presentata allo sportello per denunciare la disavventura occorsa con Teletù («mi chiamano al telefono e mi propongono una promozione, non firmo nulla, ascolto, faccio domande e mi ritrovo un contratto con loro mentre avevo già Telecom»).
La novità dei primi mesi del 2013 riguarda la presenza di piccoli e medi imprenditori e del popolo delle partite Iva in difficoltà con banche, imprese finanziarie e assicurazioni, ma soprattutto per questioni di utenza pubblica.
«L’incremento del 6% delle richieste di aiuto da parte delle ditte individuali e delle piccole imprese (dal 19% al 25%)», spiega il presidente regionale Ermes Coletto, «è sintomo di una difficoltà crescente del nostro tessuto economico e produttivo. Da noi viene l’artigiano rimasto due giorni senza conto corrente, quello che ha cambiato capannone e ha problemi perché è rimasto senza utenza, quello cui hanno staccato la luce per via di una bolletta. Diminuiscono le pratiche aperte e aumentano le consulenze (migliaia): il ricco Triveneto è diventato povero e si affida alla pronta accoglienza del personale che con pazienza ascolta le problematiche anche sotto il profilo psicologico. 28 mila persone hanno chiamato i numeri di Federconsumatori, non tanto con rabbia, ma con rassegnazione sempre più diffusa».
Venezia conta quattro avvocati, Padova e Treviso tre, i collaboratori sono un centinaio in Regione. Nella nostra Provincia nel 2012 sono state istruite 749 pratiche: 273 riguardano la telefonia e 299 le aziende fornitrici di servizi. Le classi sociali più colpite? «Le massaie sono le più segnate dalle truffe e vendite a domicilio, per strada e negli esercizi commerciali oltre che dalla pubblicità ingannevole; i giovani invece reclamano per vacanze saltate e inadempienze contrattuali delle agenzie turistiche».
Rosario Trefiletti, leader nazionale presente all'evento coinciso con l'inaugurazione dei locali in via Fusinato, ha sottolineato la mission di Federconsumatori sempre dalla parte della cittadinanza anche ora che la politica non risponde a quel 40 per cento di under 35 senza occupazione: «Una rete delle forze sociali è più che mai la nuova frontiera per far sentire la voce di tutti».
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