Il ponte galleggiante peserà 10 tonnellate

SAN DONÀ. Iniziano a emergere i primi dettagli su come sarà il ponte militare provvisorio che verrà posizionato sul Piave in occasione del Raduno nazionale dei bersaglieri, in programma dal 7 al 13...

SAN DONÀ. Iniziano a emergere i primi dettagli su come sarà il ponte militare provvisorio che verrà posizionato sul Piave in occasione del Raduno nazionale dei bersaglieri, in programma dal 7 al 13 maggio. La struttura mobile, che verrà allestita a fianco del ponte della Vittoria, sarà costituita da 8 moduli dal peso di 10, 5 tonnellate ciascuno, a cui si aggiungeranno due rampe di accesso dalla golena.

La predisposizione del ponte mobile sarà a cura dei militari del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, guidati dal colonnello Salvatore Tambè, che, nei giorni scorsi, è arrivato a San Donà per predisporre i dettagli insieme al comitato organizzatore (con il presidente Mauro Cattai e il segretario tecnico Walter Corazza) e al sindaco Andrea Cereser. Adesso emergono i primi aspetti tecnici.

«La struttura è un ponte galleggiante del tipo “a nastro” costituito da elementi modulari in alluminio, totalmente autonomi per quanto riguarda la propulsione in acqua e trasportati su semirimorchi trainati da mezzi speciali», spiegano dal comitato, «gli elementi, una volta aperti, hanno una larghezza di 10, 2 metri e altezza di 2, 1 metri. Permettono di ricavare una carreggiata di 4 metri, che consente il transito di veicoli ruotati e cingolati. Ogni modulo è equipaggiato con 2 motori fuori bordo da 150 cavalli».

Il ponte sarà posizionato tre volte: il 10 maggio per le prove di montaggio, il 12 maggio e la mattina di domenica 13 maggio per la sfilata conclusiva. Nonostante l’imponenza, per montarlo ai militari basterà un’ora. I tempi di posizionamento della struttura sono, infatti, di 50 minuti ogni 100 metri e per l’estesa sono necessarie 60 unità. Per la realizzazione, il comitato organizzatore del raduno dovrà predisporre le rampe provvisorie di raccordo dal piano golenale al livello dell’acqua, della larghezza di fondo di 10 metri, in modo da superare il dislivello di circa 3, 5 metri. Infine, per l’esercitazione, il reggimento ha previsto l’impiego di 3 tende multifunzione, 15 motrici Pgm, 3 bus, 4 veicoli multiruolo, 3 autocarri, un’autogru, 5 natanti e 2 torrette di illuminazione.

Giovanni Monforte

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