Il piccolo sopravvissuto ha ripreso a parlare

Alla vista della nonna materna, quella che vive nella sua stessa casa, l'unico superstite (7 anni) della Famiglia Carrer ha mostrato segni di ripresa dopo l'incubo della solfatara
Il cratere della Solfatara di Pozzuoli dove tre persone sono morte all'interno del cratere a Pozzuoli (Napoli), 12 settembre 2017. ANSA
Il cratere della Solfatara di Pozzuoli dove tre persone sono morte all'interno del cratere a Pozzuoli (Napoli), 12 settembre 2017. ANSA
MEOLO. «Forse il termine eccessivo, date le circostanze, ma ho parlato con la nonna la quale mi ha riferito che il piccolo di 7 anni, unico superstite dell’incidente della Solfatara di Pozzuoli in cui è morta la sua famiglia, è apparso molto sollevato nell'averla accanto».
Lo ha detto emozionata la sindaca di Meolo, Loretta Aliprandi, riferendo una conversazione avuta con Gilberta Da Re, la madre di Tiziana Zaramella, la donna che ieri ha perso la vita assieme al marito, Massimiliano Carrer, e al figlio maggiore di 11 anni, Lorenzo, caduti in uno specchio di fango bollente nel corso di una visita turistica alla solfatara di Pozzuoli (Napoli).
 
«La nonna», ha aggiunto la sindaca, «era quella che seguiva quotidianamente i piccoli quando i genitori erano al lavoro ed abita di fatto nella stessa casa, divisa solo da una parete. Con lei il piccolo si è aperto e finalmente ha ripreso a parlare, il che sembra già un buon segno sotto il profilo psicologico».
 
Nel comune napoletano si trovano, oltre alla madre, anche una sorella di Tiziana Zaramella, Sara, ed un fratello di Massimiliano Carrer, con i rispettivi consorti. Il Comune di Pozzuoli ha messo loro a disposizione un albergo e un'automobile per agevolare i trasferimenti fra le varie sedi pubbliche al fine di poter completare le procedure burocratiche ed ottenere la messa a disposizione delle salme.
 
Ancora troppo presto, comunque, per poter prevedere data e luogo dei funerali. Gli esami autoptici sui corpi richiederanno un certo tempo ed occorrerà poi decidere in quale chiesa celebrare le esequie. La famiglia abitava territorialmente nella parrocchia di Losson di Meolo dove, però, la chiesa non pare abbastanza grande per accogliere il numero di persone che presumibilmente parteciper alla cerimonia. Non escluso che si opti per la parrocchiale di Fossalta di Piave, comune confinante nel quale, per comodità, Lorenzo frequentava la scuola Nella data delle esequie entrambi i Comuni proclameranno il lutto cittadino.

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