Il piccolo Ezechiele dalla Nigeria a Marcon per camminare
MARCON. Dalla Nigeria a Venezia per camminare. Un miracolo possibile grazie alla pervicacia di Maria Grazia Boggian, crocerossina dal grande cuore, che porta il nome di Marcon negli angoli più remoti del pianeta. Ezechiele è un bimbo di 12 anni che vive a Igbedor, isola del delta del Niger. Dalla nascita soffre di un problema neuoromotorio che lo costringe a trascinarsi per terra per muoversi.
A maggio, prima di lasciare il villaggio, dove la Onlus italiana Emmanuel Family sta realizzando una struttura sanitaria, Maria Grazia aveva fatto una promessa a Ezechiele: aiutarlo a ottenere cure mediche specialistiche per dargli la speranza di iniziare a camminare. L’infermiera, volontaria della Croce Rossa Italiana, dal giorno del suo ritorno ha lavorato instancabilmente per mettere in moto una macchina umanitaria e aiutare il ragazzino. «Sono rimasta colpita dallo sguardo di Ezechiele e dalla sua richiesta di aiuto» ha detto la donna.
Nel frattempo, Ezechiele è arrivato a Marcon con sua mamma, con un volo acquistato da Flying Angels onlus. La Croce Verde di Marcon si è occupata del trasporto da e per Malpensa. Il Policlinico San Marco, grazie al dottor Michelangelo Beggio, responsabile di Medicina fisica e riabilitazione, ha ricoverato il bimbo. L’associazione Guariamoli.org si è occupata dei contatti con le ambasciate e i consolati, mentre l’organizzazione Team for Children di Padova ha preso in carico il caso.
Un’autentica gara di solidarietà senza precedenti: in prima linea l’associazione Fervicredo onlus che ha messo a disposizione una carrozzina e ancora l’associazione Rafiki pediatri per l’Africa e l’associazione Il Cuore nel mondo onlus, tutti a vario titolo impegnati per aiutare il piccolo Ezechiele ad avere una vita migliore. «Questa esperienza è stata la dimostrazione che, se si uniscono le forze, anche le cose che sembrano impossibili possono accadere», ha detto l’infermiera. Adesso Ezechiele e la sua mamma sono ospiti a casa di Maria Grazia e attendono fiduciosi che il miracolo si compia. E tutto il paese si sente più orgoglioso. –
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