Il pensionato con 559 opere d’arte a casa

Pietro Battaggia, residente a Mogliano, nel suo studio a Mestre aveva tele per 280 mila euro. È indagato per ricettazione

Allo storico mercatino di Piazzola sul Brenta (Padova) piazzava ogni mese opere d'arte, ma le Fiamme Gialle hanno fatto luce su traffici di oli in tela tutt'altro che en plein air e gli hanno sequestrato quasi 600 quadri per un valore complessivo che sfiora i 300 mila euro, ma che appare destinato a lievitare.

A finire nei guai è stato Pietro Battaggia, di Mogliano Veneto, con studio a Mestre, che nei prossimi giorni dovrà spiegare da dove arrivassero centinaia di dipinti di artisti rinomati. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, su delega della Procura della Repubblica di Treviso con il sostituto procuratore Barbara Sabattini, hanno sequestrato a Mogliano e a Mestre, al Villaggio Sartori, lungo il Terraglio, una vera e propria collezione composta da 559 quadri riconducibili ad artisti contemporanei, trovati in possesso del pensionato; ora l'uomo è indagato per ricettazione. Secondo quanto è emerso dalle indagini l'anziano, dichiaratamente hobbista, ogni mese si recava nella maestosa Piazza Camerini - dove si svolge uno dei più importanti mercatini del Veneto - e qui proponeva la vendita di opere d'arte per un valore superiore a 250 euro, che è la soglia prevista per i mercatini della specie.

Una volta trovato l'accordo, dava appuntamento per il ritiro e per la visione di altri e numerosi quadri nello studio di Villaggio Sartori. È sulla base di questi elementi che i finanzieri si sono confrontati con la Procura della Repubblica: per vederci chiaro la magistratura ha fatto scattare un decreto di perquisizione, con l'obiettivo di accertare se davvero nella casa di Mogliano o nel deposito di Mestre potessero trovarsi opere d'arte di dubbia provenienza - cioè rubate - o contraffatte, violando la normativa sui diritti d'autore. Alla fine il cerchio si è chiuso con il sequestro dei 559 dipinti d'arte contemporanea, la maggior parte dipinti con tecnica olio su tela, degli artisti Alberto Candian, Ennio Finzi, Dino Costantini, Franco Beraldo, Gigi Candiani, Gustavo Boldrini, Renato Trevisan e Vincenzo Eulisse.

Di fronte alle domande delle forze dell'ordine, il venditore hobbista non ha saputo chiarire da dove provenissero i quadri. Nel frattempo è già stata effettuata una prima stima: il valore delle opere è stato valutato, in via prudenziale, in 280 mila euro. In queste ore sono in corso gli accertamenti necessari a verificare l'autenticità e la provenienza delle tele finite sotto sequestro, oltre alle eventuali violazioni di carattere fiscale connesse all'attività del pensionato. L'operazione arriva a conclusione di una consistente attività investigativa messa in campo dalla Guardia di finanza della compagnia di Cittadella, che ha puntato l'obiettivo su alcuni espositori del “Mercatino dell'antiquariato e cose di altri tempi” di Piazzola, il primo in Italia per numero di espositori - sono oltre 700 ed attirano migliaia di persone ogni mese - ed ai primi posti in Europa. Oltre alle norme fiscali, va rispettata anche la legge regionale 10 del 6 aprile 2001, che disciplina proprio i mercatini dell'antiquariato e del collezionismo. Una nuova operazione che «testimonia, ancora una volta, l'attiva presenza della Guardia di Finanza sul territorio padovano e l'impegno profuso costantemente a tutela dei consumatori e degli imprenditori onesti», ribadiscono i vertici provinciali delle Fiamme Gialle.

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