Il Pd boccia il primo anno dei 5 Stelle: «Promesse tradite»

CHIOGGIA. «Tradite le promesse elettorali, in 12 mesi nessuna risposta». A dare i voti alla giunta Cinque stelle è il Pd che commenta punto su punto il programma elettorale del sindaco Alessandro...
CHIOGGIA. «Tradite le promesse elettorali, in 12 mesi nessuna risposta». A dare i voti alla giunta Cinque stelle è il Pd che commenta punto su punto il programma elettorale del sindaco Alessandro Ferro e dà la pagellina agli assessori.

«È passato un anno», spiega il segretario dem, Antonio Duse, «abbiamo analizzato l’attività amministrativa e il risultato è insoddisfacente. Non lo diciamo a caso, abbiamo ripreso in mano il programma dei 10 punti. L’ufficio per reperire finanziamenti europei non è stato varato; i tagli alle imposte per le nuove attività non ci sono stati come lo sviluppo della rete viaria interna, anzi persino sulla Romea siamo al caos e l’amministrazione non riesce a farsi ascoltare da Anas. Sulla scuola abbiamo avuto qualche manutenzione necessaria, ma si sono mossi in ritardo sul bando Salvascuole portando a casa solo le briciole». Duse ricorda anche che non sono state previste le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie, né ci sono stati atti di indirizzo per due scelte strategiche come lo spostamento del mercato ittico e la riduzione dei mezzi in centro. «Su qualche punto possiamo fare sonore risate», ironizza Duse, «Ferro prometteva il controllo della presenza in Consiglio e nelle commissioni, quando però è arrivata la proposta in questo senso dallo loro consigliera Maria Chiara Boccato, l’hanno bocciata. Nulla di fatto per la realizzazione della linea navale Chioggia-Venezia e per il potenziamento dei collegamenti ferroviari».

Il Pd non si è limitato all’analisi del programma, ma ha voluto valutare anche le persone all’opera, raccogliendo i rumors di piazza. «Senza voto il sindaco», spiega Terry Manfrin, segretario del circolo di Chioggia, «Pare giri a vuoto, spesso con dichiarazioni lontane dal comune sentire. Con il caso Ultima Spiaggia si è rivelato disinformato o furbacchione. Voto 3 al vicesindaco Veronese che sul demanio ha riproposto la nostra soluzione prendendosene il merito e sulla sicurezza non ha attivato le telecamere. La sufficienza all’assessore D’Este per aver organizzato il carnevale e lo street food. Voto 2 alla Trapella che ha creato tanti tavoli, tutti vuoti, e spesso si muove in modo slegato dalla squadra. Voto 5 a Stecco che appare preparato ma non è supportato dalla squadra. Per la Penzo e la Messina, arrivate da poco, attendiamo di vedere l’operato».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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