Il Pd a Follini: «Serve impegno»

Chiesto al sindaco un cambio di passo. «Dica qual è l’obiettivo»

MARCON. «Ci vuole un cambio di marcia, altrimenti per amministrare i Comuni basterebbe nominare commissari». A chiederlo è il Pd di Marcon, che lancia un allarme in vista della prossima scadenza elettorale e si dice insoddisfatto dell’operato della giunta del sindaco Andrea Follini. «Se vogliamo ripresentarci ai cittadini nel 2017 con i “compiti fatti” serve un cambio di passo deciso. Il Pd lo aveva chiesto nella verifica di metà mandato, ma ciò non è avvenuto. Anzi, alcuni problemi sono acuiti».

Alberto Favaretto, segretario del Pd marconese, non nasconde malumore per le (non) risposte del comune su alcuni punti, tra questi le recenti polemiche sulla raccolta differenziata e Veritas. «Ci chiediamo se la verifica fosse solo un passaggio obbligato, o se si voleva fare veramente il punto della situazione cogliendo alcune delle criticità che avevamo sottolineato nel documento consegnato al sindaco qualche mese fa. I processi vanno pensati, gestiti e perseguiti, mettendoci dentro un minimo di prospettiva». E ancora: «Le capacità di investimento del Comune sono limitate dal Patto di stabilità ma dobbiamo far capire quali sono i nostri obiettivi a lungo termine, un segnale di visione d’insieme, condividendolo con i cittadini. La politica in fin dei conti serve a questo, sennò basterebbe nominare Commissari».

Conclude: «La parola partecipazione era il termine più utilizzato in campagna elettorale dal sindaco. Ma se all’idea non seguono i fatti, rimane solo uno slogan. Nei prossimi mesi, al tavolo della discussione arriverà il piano degli interventi, il vero strumento attuativo degli obiettivi definiti con il Pat. Chiediamo di avviare un percorso pubblico per rendere i cittadini protagonisti per dare al nostro Comune una visione condivisa e trasparente».

Marta Artico

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