Il patron della discoteca King’s «Ecco gli altri abusi compiuti»

Gianni Gobbo non ci sta ad essere l’unico costretto ad abbattere la sua proprietà Ha incaricato il suo avvocato di presentare un documentato esposto in Procura 
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO - LAVORI DI DEMOLIZIONE DEL KING'S CLUB
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO - LAVORI DI DEMOLIZIONE DEL KING'S CLUB

JESOLO

Muoia Sansone, con tutti i Filistei. Il passo biblico ricorda quello che sta accadendo al King’s di Jesolo e al suo patron Gianni Gobbo che adesso invoca giustizia dopo l’abbattimento delle strutture abusive della discoteca. Nei giorni scorsi le ruspe hanno raso al suole le zone abusive della discoteca jesolana rispettando i dettami della Sovrintendenza e ponendo fine a una situazione che perdurava da decenni, a due passi dal fiume Sile.

Gobbo, 77 anni e ancora in perfetta forma, ha deciso di capitolare e con il suo legale, l’avvocato Pierpaolo Alegiani, annuncia un esposto che potrebbe far tremare la città e tutto il territorio tra lido e Paese. Ha raccolto le foto di presunti abusi edilizi e si prepara a redigere l’esposto da presentare alla magistratura. Come dire, abbattono me, ma allora cadranno anche molti altri. Gianni Gobbo ha l’aspetto del Sansone forzuto, ma anche i Filistei fecero una brutta fine quando l’energumeno fece crollare il tempio in cui era radunato il popolo di origine indoeuropea passato alla storia anche per la falsità e doppia faccia. «Noi non accusiamo nessuno», precisa l’avvocato Alegiani, «presentiamo solo un migliaio di foto che il mio cliente ha scattato in tutta la città ed l suo vasto territorio, con 200 casi per lo meno simili a quello del King’s. Una discoteca che aveva molte zone aperte, strutture leggere e non era così invasiva. Chiediamo solo che sia fatta giustizia a tutela di tutti. Se non saranno riscontrate irregolarità allora tutto bene. La Sovrintendenza ha avuto un atteggiamento fermo a ha passato sotto la lente tutta la discoteca con estrema precisione. Noi abbiamo rinunciato a dare battaglia con ulteriori ricorsi che si sarebbero trascinati nel tempo e non avrebbero fatto bene a nessuno. E abbiamo ottemperato a quanto è stato stabilito dall’ente con l’abbattimento di quelli che sono stati indicati come abusi. Adesso chiediamo di esaminare altre situazioni che appaiono del tutto simili». Gobbo e il suo legale non fanno per il momento nomi, ma hanno già raccolto foto, addirittura un migliaio, che immortalano presunti abusi in tutta Jesolo. Periti e magistrati faranno, eventualmente, il resto. Le ruspe hanno abbattuto parte delle strutture del giardino, piscina e altre aree della grande discoteca.

Gobbo, che è il proprietario del King’s, non ha voluto aggiungere altro dopo il suo sfogo iniziale, lui che ha creato quella discoteca sul finire degli anni sessanta e da allora l’ha vista affrontare ogni estate con particolare verve per assecondare tutte le tendenza e mantenendo quel nome classico e di richiamo in tutto il Triveneto. Ora investirà altre risorse per l’abbattimento e poi la ricostruzione del locale per la prossima stagione estiva con l’obiettivo di farla tornare ancora grande e di riferimento per la movida jesolana. —



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