Il Patriarca va da Papa Francesco e dona la reliquia di San Tarasio
VENEZIA. San Tarasio di Costantinopoli. Una figura chiave nella chiesa bizantina, simbolo del culto della Vergine e del dialogo. Che oggi torna di attualità, nel dialogo tra le religioni voluto da papa Francesco. Così la reliquia di San Tarasio custodita nella chiesa di San Zaccaria è partita ieri alla volta di Roma ed è stata consegnata dal patriarca Francesco Moraglia a papa Bergoglio. Una reliquia che risale al IX secolo. «Di particolare significato ecumenico», spiega una nota del patriarcato, «richiesta espressamente da papa Francesco».
Il patriarca Moraglia è stato ricevuto ieri in udienza privata dal papa, alla vigilia dell’assemblea generale dei vescovi italiani, aperta ieri pomeriggio. Colloquio durato mezz’ora, nella biblioteca privata del palazzo apostolico, incentrato sui temi pastorali e della dottrina della Chiesa. Monsignor Moraglia ha consegnato al Papa la sua lettera pastorale dal titolo “Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù”, che richiama alcune parole del discorso di Francesco. «Collaborazioni pastorali», nell’azione tra le parrocchie. La vita e l’azione missionaria di una Chiesa chiamata a «uscire» tra la gente.
La reliquia di San Tarasio, probabile omaggio pensato dal papa per il Capo della chiesa ortodossa Bartolomeo, da 25 anni patriarca ecumenico di Costantinopoli, rappresenta una importante icona-simbolo della chiesa bizantina. Per molti anni patriarca della capitale dell’Impero d’Oriente, nominato dall’imperatrice Irene, Tarasio ebbe un ruolo importante nella disputa iconoclasta, riuscendo a convincere la Chiesa della bontà delle sue teorie.
Solido il legame con la Chiesa veneziana. L’immagine del santo bizantino appare nell’abside originale della chiesa di San Zaccaria, affrescata a metà del Quattrocento da Andrea Del Castagno. Numerose le reliquie dei santi che vi sono custodite.
Tarasio e il dialogo tra le chiese di Roma e di Costantinopoli. Ma anche il futuro della Chiesa veneziana. «Il Santo Padre ha promesso che pregherà per noi», dice il patriarca. Francesco Moraglia, 63 anni, è a capo della Diocesi veneziana dal gennaio del 2012, nominato da Benedetto XVI al posto di Angelo Scola, trasferito a Milano. Ma non è ancora stato nominato cardinale. «La nomina non c’entra, non c’è un Concistoro in vista», dicono in Curia. Ma la chiamata a Roma è stato senz’altro un segno di grande stima personale da parte di papa Francesco al suo omonimo vescovo di Venezia.
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