Il Pat è più verde fermato il cemento nelle campagne
Stop al consumo di suolo, sì alla valorizzazione e riqualificazione del paesaggio agricolo. Il consiglio comunale ha approvato la variante al Piano degli interventi relativa alle zone agricole del territorio di San Donà. «Per quanto riguarda la pianificazione urbanistica si tratta di uno degli atti più importanti di quest’amministrazione. Uno degli scopi principali è ridare identità alla campagna», ha commentato il sindaco Andrea Cereser, «ridare identità significa ripristinare il valore del paesaggio e restituire centralità all’economia legata all’agricoltura, che è fatta anche di turismo». Il primo cittadino ha sottolineato l’esigenza di perseguire una politica volta a ridurre il consumo di suolo agrario, nonché a favorire il riuso degli edifici e la riconversione di aree edificabili in zona agricola. Cereser ha ricordato che già due anni fa sono stati restituiti alla campagna lotti per 20 ettari.
Nel dettaglio, la variante adottata dal consiglio comunale prevede specifiche politiche di valorizzazione del paesaggio agricolo, sia con interventi di naturalizzazione di parti del territorio, sia con la riqualificazione degli edifici resistenti, prevedendo anche riduzioni di cubatura, ovvero demolizioni. La variante individua delle zone paesaggistiche in cui sarà assolutamente vietato edificare anche per le imprese agricole, riconosce l’esistenza di borghi rurali che sono sorti nel tempo come a Palazzetto e in via Piveran, nonché conferma lo strumento del credito edilizio. Sono una quarantina le proposte dei cittadini accolte, i proprietari dovranno impegnarsi a far partire gli interventi sui lotti di loro proprietà entro la fine del mandato dell’amministrazione. Dai banchi dell’opposizione, Alberto Gobbo (Forza Italia), che in passato più volte aveva sollecitato la variante, ha rimarcato l’importanza del provvedimento, sottolineando che si sarebbe dovuto far prima. Infine, il sindaco Cereser ha annunciato che a breve seguirà l’avvio dell’iter per una nuova variante, che riguarderà stavolta la zona urbana e, ha precisato, «sarà oggetto di lavoro per i prossimi mesi».
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