Il parroco: «Lugugnana voti unita»
PORTOGRUARO. In attesa del voto per le amministrative succede anche questo. Appello singolare sul bollettino parrocchiale e omelia “memorabile”. Don Roberto Battel rompe il silenzio a due settimane dal voto che riguarderà anche la sua parrocchia, quella di Lugugnana. E subito scoppiano le polemiche.
«Un prete non può fare politica», così la convinzione comune. In realtà è lo stesso don Battel a mettere i paletti, a bloccare quelle che lui definisce soltanto insinuazioni partite da gente “che non frequenta l chiesa e non viene alla messa”. Don Roberto ha invitato, attraverso il bollettino parrocchiale, gli abitanti della località di Lugugnana a «non disperdere il proprio voto».
Don Roberto è un sacerdote conosciuto anche per la forte personalità. Non le manda a dire. Come nel caso specifico. «Se taluni sostengono che io sostengo la sinistra non hanno capito proprio niente. Io non mi batto né con la destra, né con la sinistra. Mi batto per la comunità di Lugugnana. Non ho fatto politica. Non l'ho mai fatta. Il mio peccato? Io faccio l'interesse solo della mia comunità, della mia gente. Non ho alcun interesse».
«Quando io ero a Portovecchio», dice, «tutta la comunità si è decisa ad affidare il proprio voto a Cristian Moro, in modo tale che quella comunità fosse rappresentata in paese. Così è avvenuto. C'è una coalizione che dice di battersi per i borghi e anche a favore di Lugugnana e nelle sue liste non presenta alcun candidato consigliere di Lugugnana. Così non va».
Don Battel non lo cita, ma si riferisce probabilmente alla coalizione di Giorgio Barro. Infine fa l'ultimo affondo: «È incredibile. Ci sono 22 candidati consiglieri di Lugugnana in 24 liste. A Lugugnana bisogna lavorare uniti. Lugugnana rischia di perdere sia il prete, sia i servizi. Per questo ho fatto un appello a non disperdere il voto: nell’interessa della mia comunità». (r.p.)
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