Il parco regge e diventa la nuova «piazza» della città
Organizzazione e spazi ampi per grandi eventi: San Giuliano promosso a pieni voti dall'esperienza della Messa del Papa

MESTRE.
Il parco di San Giuliano ha retto l'impatto dei 250 mila fedeli di Joseph Ratzinger. Un banco di prova importante che conferma il grande parco urbano che guarda la laguna, con i suoi 70 ettari di viali e verde, come palcoscenico ideale per i grandi eventi. Lo rileva pure il Pontefice nell'omelia. «E' significativo che il luogo prescelto per questa liturgia sia il parco di San Giuliano: uno spazio dove abitualmente non si celebrano riti religiosi, ma manifestazioni culturali e musicali. Oggi, questo spazio ospita Gesù risorto». La messa col Pontefice ha coinciso ieri con l'anniversario dell'inaugurazione del parco, che ha festeggiato i 7 anni di apertura. Dopo la presentazione del novembre 2003 con Romano Prodi, il parco venne definitivamente aperto alla città l'8 maggio 2004 dall'allora sindaco Paolo Costa, ieri presente alla messa.
Da oggi San Giuliano è per tutti la nuova «piazza» della città. Qui si viene a fare sport, passeggiare, sentire musica (dal 9 al 11 giugno torna l'Heineken festival e gli organizzatori stimano che nel parco ci possano stare fino a 1 milione e mezzo di persone), ci sono le fiere, ad ottobre passerà la maratona. La nuova «piazza» è stata consacrata ieri dalla grande messa di massa e dal palco che ha ricreato una basilica a cielo aperto, davanti alla laguna. Parco e macchina organizzativa, lodati dal sindaco Orsoni, hanno fatto una bella figura. Alle 15.45 era tutto pulito, dicono da Veritas. Complice la proverbiale capacità organizzativa delle parrocchie e degli scout nel rispettare il mandato di «non sporcare». E poi l'ottima idea della Polizia Municipale che ha, stavolta, trasformato via Forte Marghera nella zona di sbarco dei pullman dei fedeli che poi, ordinatamente, hanno raggiunto a piedi il parco tagliando per i campi fino a viale San Marco, mentre i mezzi prendevano la via dei parcheggi. Al rientro la rotatoria di San Giuliano ha ospitato le navette per il deflusso dei fedeli, che si è concluso in tre ore. E la città ha fatto la sua parte: in 15 mila almeno hanno utilizzato la bicicletta, tre volte le previsioni.
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