Il Palco cala il sipario Chiude il ristorante

Il titolare Stefano Ceolin: «Scelta di vita, non mi divertivo» Il locale rilevato da nuovi proprietari che apriranno presto
Foto Agenzia Candussi - CHIARIN -PIAZZETTA BATTISTI -MESTRE CHIUSURA RISTPRANTE "IL PALCO"
Foto Agenzia Candussi - CHIARIN -PIAZZETTA BATTISTI -MESTRE CHIUSURA RISTPRANTE "IL PALCO"

«La motivazione? Una scelta di vita, nulla di più. Non mi divertivo più e dall’estate mi sono preparato a questo momento. Certo, farò altro ma al momento non ho una idea precisa». Un velo di tristezza, ma appare sereno, Stefano Ceolin nel confermare la chiusura, a sorpresa, da ieri del suo locale “Il Palco”, che era diventato uno dei luoghi di pranzi e cene in centro a Mestre, in piazzetta Battisti, di fronte al teatro Toniolo. Luogo in cui per anni si sono svolti aperitivi musicali, presentazioni di libri e cabaret. Flash mob di “abbracci gratuiti”. Ma non rimarrà il vuoto a lungo: il locale sarebbe già stato venduto a i fratelli Cazzador della cooperativa Controvento, che anima Forte Marghera e che ha rilanciato la “Pergola”. Eventi che nell’ultimo anno si era praticamente azzerati. «Avevo già avuto un locale ad Oriago, sono nato a Carpenedo e volevo lavorare in centro a Mestre con l’ambizione di tenere vivo il centro. Ma ora mi rendo conto che il fermento non è più di piazza Ferretto ma di altri luoghi», ammette il ristoratore.

E non c’entra nulla, spiega, l’asta degli immobili circostanti, fino alla piazza, pare destinati a diventare affittanze turistiche. «Non c’è stato neanche un calo di clientela, veramente, così come la proprietà non è coinvolta dall’asta dei palazzi qui attorno. Il fatto è che non mi divertivo più. Io ho provato a dare il mio contributo ma nel mio piccolo ho vissuto quello che, in grande, accade al museo M9 o al centro Candiani. La risposta della città è troppo debole», ribadisce Ceolin. Domenica è stata l’ultima giornata di lavoro con il personale, avvisato da settimane della chiusura. Da ieri l’ingresso al “Palco” è definitivamente chiuso, senza manco un cartello ad informare i passanti. I clienti affezionati sono stati avvisati con la quotidiana mail che segnalava le novità del menù del giorno. Il locale aveva aperto i battenti nel marzo del 2011 dopo il restyling curato dall’architetto Luca Battistella, oggi consigliere delegato alla smart city di Brugnaro. All’apertura arrivò anche l’allora sindaco Giorgio Orsoni.

Il “Palco” si propose fin da subito come un contenitore di cibo, cultura, musica. «Fui tra i primissimi a lanciare gli aperitivi musicali della domenica, senza far pagare nulla. Forse sono stato un “baucco”a spostare fuori, in piazzetta Battisti, tanti eventi senza tenerli dentro il locale ma lo ho fatto con piacere», ricorda ora Ceolin, che poi era diventato famoso a livello nazionale per il biliardino, non a gettoni ma a palle libere, finito multato perché considerato gioco d’azzardo e che divenne un caso di burocrazia “cattiva” a livello nazionale. Quel biliardino è ancora lì. Mentre alla fine Ceolin ha scelto di cambiare vita. —

Mitia Chiarin

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