Il padiglione dell’Expo sarà finito entro marzo
Le fotografie aeree, scattate ieri da un drone, mostrano lo stato dell’arte del padiglione di Aquae Venezia, in costruzione nell’area 2 del Parco Vega, che si affaccia su via Pacinotti ed è ben visibile dall’imbocco del Ponte della Libertà e da via Righi. La struttura del padiglione è stata ultimata, ma gli interni, i piazzali esterni e le strade di collegamento sono ancora da sistemare.
Lo scorso 19 dicembre, durante la cerimonia di presentazione del padiglione alla città, Giuseppe Mattiazzo (amministratore delegato di Expo Venice spa che ha affittato il padiglione, costruito da Condotte Immobiliaree, per i prossimi 12 anni) ha assicurato: «Siamo in dirittura d'arrivo ed entro il 3 maggio tutto sarà pronto per l’apertura ufficiale di Aquae Venice 2015, abbinato all'Expo Internazionale di Milano». Il cronoprogramma dei lavori prevede entro marzo la conclusione della costruzione del padiglione e la sistemazione di tutte le aree esterne (il parcheggio sotterraneo è già pronto) che potranno ospitare anche una tensostruttura dove realizzare altri eventi.
Da marzo in poi si passerà alla sistemazione degli interni del padiglione, una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un'altezza di 14 metri per una superficie di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l'immagine tridimensionale dell'acqua che sembra cadere a cascata dal cielo. Il tutto su un'area complessiva di 50 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento complessivo di 30 milioni di euro.
L'area di Expo Venice è stata progettata per ospitare fiere, esposizioni, eventi culturali e sportivi dove sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere (7mila persone in piedi); avrà 600 posti auto, fermate di bus, treni, vaporetti e centri di ristorazione di alta qualità. Nelle intenzioni di Expo Venice spa - che già organizza, tra l’altro, il Salone nautico e il Salone del Volo al Lido di Venezia - il padiglione in ultimazione dopo l’Expo diventerà «il polo fieristico veneziano e continuerà a ospitare esposizioni, conferenze ed eventi fieristici, a cominciare da tutto ciò che riguarda l'acqua come risorsa di vita di tutto il mondo».
All’interno del padiglione espositivo saranno allestiti locali ed eventi concentrati sul tema dell’acqua e della cultura del cibo. È previsto, infatti, uno spazio aperto con stand di aziende e negozi, una zona ristorante anche di fascia alta e una parte dedicata alla didattica, lezioni di cucina e show cooking. Protagoniste saranno le scuole di cucina migliori del mondo che cucineranno i piatti della loro tradizione.
«Se la fiera di Verona è famosa per Vinitaly e Vicenza per l'orificeria», ha spiegato Mattiazzo già un mese fa presentando il padiglione alla città, «Venezia lo sarà per l'acqua che è essenziale per la vita, con iniziative permanenti di spessore internazionale».
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