Il nuovo Ospedale al Mare. Ok al resort da 120 milioni
LIDO. Monoblocco demolito e ricostruito (più basso e più moderno) lontano dal mare, dall'altra parte della strada. Un resort di lusso, piscine e accessi alla spiaggia con 500 nuovi posti di lavoro. E il mantenimento a uso pubblico della chiesetta e del teatrino Marinoni. Emergono i primi dettagli dell'operazione Lido.
Il nuovo Ospedale al Mare chiuso dall'Asl, dalla Regione e dal Comune per ricavare i fondi per il nuovo Palacinema per la Biennale. Il Palazzo del cinema poi non si è più fatto. Ma l'ex Ospedale, un tempo struttura sanitaria di eccellenza dell'isola e della città, è finito in mani private.
Lo ha acquistato la Cassa depositi e prestiti (Cdp) dal Comune. E adesso i finanziatori del progetto (Th resorts e Club Med) sono stati presentati in municipio al sindaco Luigi Brugnaro. Illustrato il Master plan, che prevede di trasformare in due-tre anni, una delle aree più pregiate dell'isola.
«Si va avanti», ha deciso alla fine il sindaco, accogliendo la relazione presentata dal presidente dell'Agenzia per lo Sviluppo Beniamino Piro. Mesi di contatti e di trattative, alla fine l'operazione sembra adesso andata in porto. Investimento da 120 milioni di euro, 500 posti di lavoro che saranno reclutati con bando di concorso aperto ai veneziani e ai lidensi. E mantenimento della struttura sanitaria.
«Anzi», hanno detto gli investitori durante l'incontro con il sindaco, «sarà ricostituita nel nuovo Monoblocco ricostruito anche una struttura di emergenza che comprenda anestesia, chirurgia, rianimazione, oltre al Pronto soccorso. Dovranno essere mantenute a uso pubblico anche le aree della Favorita, l'ex Cral dell'ospedale al Mare con la sua grande area verde, le strutture sportive, i servizi.
Operazione pronta a partire, dal momento che molti permessi sono già ottenuti, altri andranno rifatti perché scaduti. Della struttura ricettiva all'Ospedale al Mare si parla da anni. Fallito il progetto presentato da Est Capital, con annessa darsena da mille barche finanziata dalle imprese del Mose. Adesso il nuovo progetto, che prevede il rispetto dell'uso pubblico che sarà definito attraverso una convenzione. Una parte del «rilancio» dell'isola che dovrebbe trovare altri punti qualificati nel nuovo Nicelli - già pronto - nel Des Bains ristrutturato (attualmente è solo un guscio vuoto) e nell'Excelsior non più attivo soltanto in estate.
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