Il nuovo centro di Mestre: il tratto finale del fiume non sarà aperto
MESTRE. Avanti tutta con l’apertura del Marzenego - come previsto - e gli interventi di riqualificazione di via Poerio, via Rosa, piazzale Donatori di Sangue, via Verdi e anche Riviera XX Settembre. L’intervento - assicura l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni - sarà pronto entro la fine del mandato, vale a dire entro la prossima primavera.
«Però, se dovessimo accorgerci di non fare a tempo», spiega, «ci fermeremo prima di rompere tutto e allestire il cantiere. Ma è un’ipotesi che potrà riguardare solo l’ultimo tratto dell’intervento» ovvero quello compreso tra via Sauro e via Circonvallazione, tratto in cui è previsto il Marzenego scoperto. C’è qualche mal di pancia in questi giorni in giunta, soprattutto per il timore che si arrivi, alla fine del mandato - e quindi alla vigilia delle elezioni - con i nuovi cantieri aperti e nulla di davvero concluso. Un fine mandato che certo non aiuterebbe a recuperare quel rapporto con Mestre sul quale anche il sindaco Giorgio Orsoni ha capito che bisogna fare di più. Perché allora non concentrarsi su via Rosa e piazzale Donatori di Sangue, così da recuperare al degrado una zona di Mestre che negli ultimi mesi ha dato forti segnali si sofferenza, come dimostra anche l’intervento di via Carducci? È la domanda che si sono fatti due assessori mestrini, il vicesindaco Sandro Simionato e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, facendo andare il caffè di traverso al collega di giunta Maggioni. Il quale tuttavia si guarda bene dall’alimentare una polemica che rischia di fare danni alla giunta e di offrire il fianco ai comitati - che già esultano e parlano di maggioranza spaccata - che hanno lanciato una petizione proprio per chiedere di tappare il Marzenego.
E però Maggioni ci tiene a precisare che «tutte gli interventi che si stanno realizzando non sono decisioni di un assessore o di un altro, ma sono state concordate da tutta la giunta». Chiediamo a Maggioni: cosa accadrà ora da qui al prossimo anno? «Quello che è stato concordato dalla giunta. Entro Pasqua saranno conclusi gli interventi nell’area compresa tra il condominio San Lorenzo e l’accesso a piazza Ferretto, ed entro fine anno saranno conclusi quelli fino a Calle Due Portoni, dove è stato già aperto il Marzenego». «Nelle prossime settimane inoltre», aggiunge Maggioni, «verranno assegnati i lavori del secondo lotto, che comprendo anche la riqualificazione dell’arredo urbano e di piazzale Donatori di Sangue, dalla quale saranno tolte e spostate le vele». Proprio nei giorni scorsi c’è stata una riunione tra i responsabili dei vari settori per fare il punto della situazione, e segnare sul calendario le date di conclusione del cantiere, che procederà per stralci: si iniziano e si chiudono alcuni interventi, e poi si passa ai successivi. I primi a essere realizzati saranno, oltre all’area davanti alla Galleria Matteotti - quella del teatro Toniolo - proprio quelli di via Rosa e di piazzale Donatori di Sangue. E a seguire si proseguirà in via Verdi e in Riviera XX Settembre. «L’obiettivo è quello di arrivare entro la primavera prossima», aggiunge Maggioni, «alla conclusione di tutto il lotto. E se proprio non ce la faremo, ci fermeremo, senza aprire il Marzenego nell’ultimo tratto». Il progetto vale 3 milioni e 643 mila euro di cui 200 mila di opere strutturali legati alla riapertura di due tratti del Marzenego dal centro verso via Circonvallazione con la sistemazione di marciapiedi, parcheggi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia