Il Novecento dei pittori chioggiotti

Apre oggi al Museo San Francesco la grande retrospettiva

CHIOGGIA. La pittura chioggiotta del Novecento in mostra per due mesi al museo civico. Si apre oggi la grande retrospettiva che chiude un’operazione culturale di 7 anni, necessari per ricostruire il profilo artistico clodiense da fine Ottocento.

Dal 2005 una commissione di studio ha lavorato a questo progetto e con cadenza biennale ha curato mostre antologiche e cataloghi di Walter Pregnolato, Luigi Pagan e Angelo Brombo, i tre autori più conosciuti anche a livello popolare. Con la retrospettiva dedicata a tutto il Novecento si colma un vuoto pesante per una città come Chioggia dal retaggio artistico invidiabile, ma poco conosciuto. «In un momento depressivo come questo», dice l’assessore, Pierluca Donin, «la cultura è un bene rifugio a cui dobbiamo ancorarci con forza. Questa mostra è un omaggio alla bellezza, grande occasione di conoscenza».

In mostra, e nel catalogo, 20 autori che attraversano tutto il Novecento interpretando i fermenti del loro tempo con stili molto diversi, dal liberty al barocco, dall’impressionismo, al surrealismo. «Purtroppo gli spazi a disposizione», dice Dino Memmo del comitato scientifico, «hanno limitato il numero di opere esposte per autore, ma il catalogo compensa questo limite. Sono stati 7 anni impegnativi, con molti ostacoli, ma anche belle sorprese. Molti artisti hanno partecipato alle biennali di Venezia, triennali di Milano e quadriennali di Roma». La retrospettiva, a piano terra del museo San Francesco, sarà aperta fino al 17 giugno. (e.b.a.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia